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Boschi contro Di Maio: “Mente, nessun taglio a fondo vittime della mafia”

Il ministro Boschi risponde a muso duro a Di Maio: “Bassa propaganda”. Controreplica: “Ho ragione, i fondi sono bloccati”.
A cura di Redazione
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Nella giornata di ieri aveva fatto particolarmente discutere la decisione del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio di “sfilarsi” dalle celebrazioni dell’anniversario della morte di don Peppe Diana, in aperta polemica con il Governo che, a suo dire, avrebbe bloccato i fondi per risarcire i familiari delle vittime di mafia. Il bigliettino lasciato dall’esponente del Movimento 5 Stelle era diventato il caso politico del giorno e in molti, all’interno del Partito Democratico, si erano scagliati contro quella che veniva considerata una “strumentalizzazione irrispettosa” della memoria di don Peppe Diana.

A tirare le fila delle critiche del PD è stato il ministro per i Rapporti col Parlamento Maria Elena Boschi, secondo cui “Luigi Di Maio ha dimenticato di essere anche un uomo delle Istituzioni: fare bassa propaganda politica, e farla con la menzogna, è davvero deprimente”.

Il ragionamento della Boschi è chiaro:

Di Maio mente sapendo di mentire. Non c’è stato nessun taglio ai fondi alle vittime di mafia. Com’è noto, il Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso si autoalimenta durante il corso dell’anno in base alle richieste che arrivano e che vengono valutate da un’apposita Commissione.

Lo ribadisco, non c’è stato nessun taglio e i numeri lo dimostrano: per il risarcimento delle vittime di mafia nel corso del 2015 è stato deliberato un importo complessivo di 56,520.287,46 milioni con un incremento del 55% rispetto alla importo erogato nel 2014 pari a 36.441.741,93 milioni.

Inoltre nel periodo luglio 2015-febbraio 2016 l’importo complessivo deliberato è di euro 29.423.077,25

[…] Si stanno invece definendo criteri più rigidi per l’erogazione dei rimborsi delle spese legali alle associazioni delle vittime della mafia analogamente a quanto già avviene per le vittime dell’usura per le quali sono tenute appositi elenchi vigilati.

Poco dopo, la controreplica di Di Maio, affidata a una nota:

Apprendo le agghiaccianti parole del ministro Boschi che ha ammesso che il fondo per le vittime di mafia è bloccato dal Governo. Certo prima afferma che mento e poi afferma che ho ragione: è la natura schizofrenica del politica del PD. Quindi ad oggi il fondo vittime per la mafia è bloccato, inoltre è a rischio il risarcimento per la famiglia Noviello, imprenditore che ha denunciato il clan dei casalesi. La Boschi lo ammette il giorno della commemorazione di Don Peppe Diana. Sarà ricordata per averci dato questa triste notizia in una giornata in cui lo Stato dovrebbe sostenere la legalità. La Bindi e tutti i suoi sodali che hanno aperto bocca a vuoto devono ora tacere, se un loro ministro ha ammesso che abbiamo ragione. Non possiamo che condividere e rilanciare l'invito di don Luigi Ciotti, la politica deve assumersi le proprie responsabilità. Cominciando dalla commissione Antimafia

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