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Borse di studio, uno studente su quattro non riceve l’assegno cui ha diritto

Nell’anno accademico 2014-2015, a fronte di una platea composta da 188.612 studenti “idonei” a ricevere una borsa di studio, sono state erogate dalle Regioni solo 139.170 assegni. A conti fatti, sono quasi cinquantamila gli studenti in regola che restano fuori dalle graduatorie perché i bilanci regionali non consentono il pagamento delle somme a cui avrebbero diritto.
A cura di C. M.
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Nell'anno accademico 2014-2015, uno studente su quattro idoneo alla ricezione di una borsa di studio non ha mai ricevuto nulla. E' quanto emerge dalla relazione presentata dalla Conferenza Stato-Regioni, chiamata a costruire il decreto di riparto dei fondi ministeriali in materia. A fronte di 139.170 beneficiari effettivi, sarebbero 188.612 i cosiddetti "idonei", ovvero quegli studenti che hanno maturato il diritto a ricevere la borsa di studio. Un divario ampio, che conta quasi cinquantamila studenti in regola con le richieste e i requisiti, ma che rimangono fuori dalle graduatorie perché non ci sono abbastanza soldi per erogare a tutti le borse di studio cui avrebbero diritto. E tutto questo accade a fronte di una diminuzione della platea potenziale.

Negli ultimi sette anni, dal 2007 al 2014, spiega una ricerca condotta dalla Fondazione Agnelli, il numero di beneficiari degli assegni di studio è calato di oltre diecimila unità, passando da 151 mila a 139 mila e le previsioni per l'anno corrente, 2015-2016, parlano di un'ulteriore perdita di quattromila studenti. Nonostante ciò, le Regioni fanno fatica a far fronte alle erogazioni, sia perché mancano i fondi materiali, sia perché si riscontrano numerosi problemi a livello amministrativo e burocratico. Insomma, quale che sia il vero motivo, la maggior parte delle Regioni italiane risulta inadempiente nei confronti di decine di migliaia di studenti, ovvero il 26% degli aventi diritto.

Nell'anno 2014, infatti, solo nove regioni su venti avevano bonificato la borsa di studio a tutti gli studenti risultati idonei e solo due erano del Sud: Abruzzo e Basilicata. Le restanti undici Regioni hanno cercato di erogare le somme, ma solo fino a esaurimento fondi. "Il totale del fondo di Stato per le borse di studio, per ora, è 162 milioni, la stessa cifra dell'anno precedente, poi incrementata di 52 milioni con la Legge di stabilità. Per restituire un diritto agli studenti fuori graduatoria serve un finanziamento forte e la revisione dei metodi di assegnazione", spiega Alberto Campailla, portavoce dell'associazione Link-Coordinamento universitario. Le somme, peraltro, variano notevolmente a seconda dei territori, passando dai 3.707 euro lordi erogati dalla Toscana ai 1.200 della Sardegna.

"Le borse di studio pubbliche aiutano le famiglie svantaggiate a far emergere i loro ragazzi", sottolinea il direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto. Infatti, stando ai datinel 2004 il 47% degli studenti liceali si è iscritto all'università, a fronte del 34% di quelli provenienti da un istituto tecnico. Nel giro di dieci anni, invece, i liceali sono saliti al 57%, la percentuale degli studenti degli istituti tecnici è crollata al 23% e si registra uno scarso 5% di ragazzi degli istituti professionali iscritti all'università.

Punto dolente: secondo le statistiche, gli studenti del liceo sono quelli che provengono dalle famiglie più agiate e il crollo delle percentuali relative agli altri due gruppi potrebbe essere sintomatico del fatto che le famiglie meno agiate siano sempre in qualche modo impossibilitate a pagare per l'istruzione universitaria dei propri figli.

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