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Borghi lascia il Pd e passa a Iv di Renzi: “Con Schlein ormai è un partito massimalista di sinistra”

Il senatore Enrico Borghi lascia il Pd in dissenso con la linea politica della segretaria Elly Schlein e passa a Italia viva con Renzi, per dare vita a un “nuovo progetto riformista alternativo alla destra e distinto da questo Pd”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il Partito Democratico perde un altro pezzo. Dopo Andrea Marcucci anche il senatore Enrico Borghi, componente del Copasir, lascia il partito, perché a suo dire sarebbe diventato una forza politica "massimalista" dopo l'elezione della segretaria Elly Schlein.

Poche settimane sono bastate per farsi un'idea del cambiamento di rotta dei dem, e per non riconoscersi più nel Pd. E così, in un'intervista a la Repubblica, ha annunciato il passaggio a Italia viva, il partito di Matteo Renzi. Con l'ex premier, ha spiegato Borghi, si può costruire "un nuovo progetto riformista alternativo alla destra e distinto da questo Pd".

"Le prime scelte di Schlein rappresentano una mutazione genetica: da partito riformista a un partito massimalista di sinistra – ha detto a la Repubblica – Io sono convinto che ci sia invece un elettorato moderato che ha bisogno di una casa. Dobbiamo impedire che vada in porto il progetto di Giorgia Meloni di lanciare una opa sui moderati italiani". Alla domanda se ritiene che altri possano seguirlo in questa scelta, Borghi ha risposto così: "La mia è una scelta individuale e non ho parlato con nessuno. Non provoco scissioni e non faccio proselitismo".

"Ho fatto diverse interviste dopo l'elezione di Schlein e ho posto i temi della sicurezza e della difesa, dei cattolici e dei democratici, di una necessità di una sintesi tra culture. Su questi argomenti non ho ricevuto alcuna risposta e come sappiamo in politica i silenzi contano più delle parole pronunciate. Invece ho sentito parole chiare su un altro versante, e cioè sull'utero in affitto", ha spiegato. Borghi si riferisce alle parole pronunciare dalla segretaria durante la conferenza stampa al Nazareno, la prima dopo la nomina ufficiale a segretaria, quando ha detto di voler discutere nel Pd la questione della maternità surrogata, sulla quale si è dichiarata esplicitamente favorevole: "Ho sempre espresso di essere favorevole alla gestazione per altri, ma non abbiamo inserito questo tema nel programma della mozione in cui ci sono diverse sensibilità. Per questo stimolo un confronto nel partito”.

"La segretaria del Pd si è detta favorevole – ha aggiunto Borghi – contando, bontà sua, di parlarne con il partito che guida. In questo passaggio ci sono gli elementi della mutazione. C’è un percorso di omologazione culturale, dettata da poteri esterni, che parla di deboli e poi agevola lo sfruttamento proprio dei più deboli". E ancora: "Mi riferisco a una cultura, non parlo certo di complotti da svelare: è una cultura che arriva dagli Stati Uniti. Un spinta fortissima a parlare di diritti sganciata dai doveri. Aldo Moro parlava di diritti sposati con i doveri. Schlein sostiene la narrazione di una politica anticapitalista e pauperista, ma ricordo che il sistema in cui viviamo, quello occidentale, è l’unico che mette insieme democrazia, politica sociale e diritti". 

"Se c'è la capacità di costruire politica mettendo le persone dietro l'idea, io penso che Renzi possa insieme ad altre figure contribuire alla nascita di un nuovo soggetto", ha detto ancora il senatore, che non intende dimettersi dal Copasir. "Se fossi stato presidente del Copasir mi sarei dimesso, ma permanendo nella mia condizione di parlamentare di opposizione rispetto la prassi parlamentare e anche il ruolo per il quale sono stato indicato".

Renzi ha accolto positivamente la notizia: "Italia Viva continua a crescere, non solo nel numero dei tesserati. Abbiamo raggiunto quota diecimila, ma possiamo e vogliamo fare di più", ha detto il leader di Italia viva nella sua enews. "Questo approccio è un approccio che riscuote interesse. In tutta Italia si stanno iscrivendo a Italia Viva cittadini, consiglieri comunali, dirigenti di altri partiti, amministratori. Oggi ci ha raggiunto il senatore Enrico Borghi che ha annunciato la sua adesione a IV dalle colonne di Repubblica. La sua intervista è molto bella e merita di essere letta nella sua interezza. È infatti una intervista che parla di politica, che spiega il senso di una scelta partendo dalla politica, che rappresenta un inno alla politica".

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