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Borghezio: “Il nazismo aveva anche aspetti positivi”

Il leghista Mario Borghezio, intervistato da Klaus Davi, non ha negato gli orrori dell’Olocausto ma ha riconosciuto al nazionalsocialismo degli aspetti positivi.
A cura di S. P.
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 “Gli aspetti positivi del nazionalsocialismo sono i meno conosciuti. È mancato un Renzo De Felice che li analizzasse”, a parlare così è il leghista Mario Borghezio, intervistato da Klaus Davi per il programma di approfondimento “KlausCondicio”. “Una figura che mi piace molto di quel periodo – ha spiegato l'eurodeputato – è quella di Walther Darré, colui che si potrebbe definire il ministro dell'Ambiente del Terzo Reich. Darré ha introdotto in politica l'ecologia, per non parlare di altri aspetti come la ricerca scientifica e anti cancro”. Borghezio ha dunque detto di apprezzare di quel periodo sicuramente il pensiero filosofico di Heidegger, a suo dire uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi. Per il leghista “è certo che la pagina dell’Olocausto resta un aspetto negativo, incancellabile”, ma “non è ancora emersa una scuola defeliciana che faccia capire meglio quel periodo”.

In merito all’alleanza della Lega Nord con Casa Pound, Borghezio ha detto: “In generale non sono favorevole al nostalgismo. Lo ritengo una malattia infantile dell'estrema destra italiana e non solo. Ho consigliato loro di liberarsi dalla scorie del nostalgismo e diventare un movimento politico che guarda esclusivamente avanti. Se lo faranno – così il leghista – avranno di fronte una prateria, perché in tutta Europa c'è spazio per queste sensibilità, per queste idee e per questo senso forte di appartenenza e di patriottismo”.

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