Borghezio dice che Salvini e Meloni sfruttano i “cuori neri” come manovali della propaganda
Mario Borghezio torna a parlare e rivendica il concetto di Terza Lega emerso durante la seconda puntata dell'inchiesta Lobby Nera di Fanpage.it. L'ex parlamentare ed eurodeputato del Carroccio, però, specifica – nell'intervista concessa al Fatto Quotidiano – che si tratterebbe di una Lega dei militanti, terza rispetto alle due correnti che si sono messe in luce nelle ultime due settimane: quella di Salvini e quella di Giorgetti. Insomma, secondo Borghezio si tratta di "una nuova base attorno a valori condivisi", non fascisti però, "semmai duri e puri". Parliamo della "Lega ideale, quella delle origini", che "esiste ancora anche se marginalizzata".
Il leghista è convinto che "i giovani che hanno ideali" hanno un "tessuto buono". Certo, "se uno va a picchiare il negro o prende a calci in culo lo zingaro fa delle cazzate gigantesche – continua Borghezio – ma bisogna cercare la parte buona di quella pulsione, tra chi dice ‘viva il duce' o fa il saluto romano c'è gente in buona fede". Insomma, secondo il leghista a queste persone "serve uno sbocco politico" e bisogna offrirglielo nel partito guidato da Matteo Salvini.
Tra l'altro Salvini e Meloni non schifano affatto quei voti, anzi, ci contano: "Li usano in modo paraculo, sfruttano i cuori neri come manovali della propaganda e invece vanno fatti partecipare alla costruzione di un progetto". Lui stesso è stato centrale nell'avvicinamento della Lega a un certo mondo, con tanto di mandato del partito: "Li ho tastati tutti quegli ambienti lì, ho presentato le mie idee e trovato terreno fertile dappertutto – spiega ancora nell'intervista – Ora quel lavoro è stato abbandonato". Borghezio dice di credere ancora nella Lega, ma esprime nuovamente dubbi sul leader attuale: "Salvini è appannato, non è più lui e finirà nelle braccia della Meloni".