Bonus riscaldamento 2023 senza ISEE: a chi spetta e quando arriva il contributo
Arriva il bonus Riscaldamento. Forse, almeno: se il prossimo autunno il prezzo del gas resterà elevato, il governo prevede di erogare un bonus riscaldamento a partire da ottobre come contributo per contenere le spese dei cittadini, destinato a tutti senza limiti di Isee. Il Consiglio dei ministri ha messo in campo un nuovo decreto per contrastare il caro bollette, dal momento che gli aiuti stanziati per famiglie e imprese nella legge di Bilancio sono in scadenza a fine marzo. Nel provvedimento si prevede la proroga dell'azzeramento degli oneri sul gas e del bonus sociale, il taglio dell'Iva al 5% fino a giugno (sempre sul gas) e un credito di imposta per le imprese energivore. Infine, il governo ha previsto anche un bonus Riscaldamento, ma ci sono alcune considerazioni da fare.
In totale, il decreto Bollette vale quasi cinque miliardi di euro. Oltre ad aver prorogato una serie di aiuti già esistenti, il governo ha anche introdotto un nuovo sostegno di tipo economico contro il caro energia. L'orizzonte temporale, comunque, è quello del prossimo ottobre. Se i prezzi resteranno elevati come lo sono stati durante l'autunno e l'inverno appena trascorsi, il governo metterà in campo un bonus per il riscaldamento.
A chi spetta il Bonus riscaldamento 2023
Secondo quanto spiegato dal Mef, il bonus verrà erogato "in quota fissa per tutti i cittadini senza limiti di reddito". In altre parole, tutti ne avranno diritto indipendente dalle disponibilità economiche. Il sussidio sarà riconosciuto nei mesi di ottobre, novembre e dicembre, ma ad una condizione. La compensazione per le bollette arriverà infatti solo se la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato saranno oltre una certa soglia.
Come cambia il contributo a seconda della zona climatica
Spetterà al ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, di concerto con quello dell'Economia, stabilire quale sarà questa soglie. Invece, a determinare "le modalità applicative e la misura del contributo" sarà l'Arera, che dovrà anche tenere conto "dei consumi medi di gas naturale nelle zone climatiche". Il bonus potrebbe quindi avere valore differente a seconda del proprio luogo di residenza, se ci si trova ad esempio nelle zone montuose del Nord oppure nel Mezzogiorno dove il clima è più mite.