Bonus psicologo, governo al lavoro per trovare le risorse. E in alcune Regioni i servizi ci sono già
Mentre il governo è impegnato nella ricerca delle risorse per il bonus psicologo, rispuntato con un emendamento al decreto Milleproroghe presentato dal deputato del Pd Filippo Sensi, ed è in corso un'interlocuzione in corso tra ministero dell'Economia e il ministero della Salute per reperire i 50 milioni necessari per finanziare il bonus – l'emendamento era tra quelli segnalati ma è stato accantonato – alcune realtà locali si sono mosse per dare una risposta ai cittadini che chiedono un aiuto.
"Sul bonus psicologo registro la volontà e la determinazione del governo a fare sul serio. Sarebbe davvero un traguardo importante. Serietà, silenzio, attesa, lavoro. Passi avanti e dita incrociate", ha twittato questa sera Sensi.
Dopo due anni di pandemia, i segni del Covid si fanno sentire anche sul benessere psichico, e non tutti possono permettersi di intraprendere un percorso di psicoterapia contando solo sulle proprie risorse economiche. Secondo il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi in questi anni 8 persone su 10 hanno sviluppato problemi di malessere psicologico strutturato e 2 su 10 disturbi mentali più severi. E visto che non tutti i cittadini in cerca di un sostegno possono essere presi in carico dal Servizio Sanitario Nazionale, che può contare solo su 5000 psicologi assunti, alcune Regioni e Comuni hanno attivato dei servizi, in attesa di un intervento a livello nazionale.
Il Lazio è la prima Regione italiana ad aver attivato il sostegno psicologico per giovani e famiglie, per la tutela della salute mentale. La Regione guidata da Nicola Zingaretti ha stanziato 10,9 milioni di euro per potenziare fino al 2025 i servizi territoriali e il supporto e l'assistenza presso le scuole.
"Alle ragazze e ai ragazzi bisogna offrire speranza: quindi investimenti su scuola, lavoro, qualità della vita e sport. Però c'è un tema che è più immediato, sono raddoppiati, rispetto a prima del Covid, i casi di depressione e disturbi d'ansia e quindi questo investimento interviene su 3 grandi scelte, rifacciamo e aumentiamo i punti di ascolto nelle scuole; investimenti nei consultori e nei distretti sanitari e poi, per chi ha necessità, questo bonus, un voucher che avvicina il tema degli psicologi a tante ragazze e ragazzi che altrimenti non se lo potrebbero permettere", ha spiegato ieri il governatore Nicola Zingaretti.
La Lombardia e la Campania hanno annunciato l'attivazione di un supporto psicologico di base territoriale: il servizio sarà gratuito, per tutti i cittadini che non possono pagare di tasca propria un professionista.
Anche l'Emilia-Romagna sembra avviata nella stessa direzione: lo scorso 17 gennaio la Regione guidata da Bonaccini ha stanziato 600mila euro per finanziare 119 progetti con un occhio particolare ai giovani. "La fascia degli adolescenti e dei preadolescenti sono fra i più colpiti dagli effetti della pandemia", ha detto la vicepresidente Elly Schlein. Mentre l'assessore alla Salute Raffaele Donini ha annunciato che verrà istituita la figura dello psicologo nelle case di comunità, "per ampliare la platea di cittadini che possono accedere a servizi per rispondere a situazioni di disagio".
Ma ci sono anche Comuni ‘virtuosi'. Il primo ente locale ad avere attivato un servizio è stato il municipio 9 di Milano, che ha investito delle risorse per sostenere un primo ciclo di sedute psicologiche: in tutto 30 mila euro per consentire a circa 26 mila giovani dai 10 ai 25 anni di rivolgersi a uno psicologo.
A Rimini l’assessore alla salute Kristian Gianfreda ha assicurato che il Comune sta lavorando a un progetto che offra un bonus psicologo per i residenti giovani oppure fragili. Il sostegno psicologico gratuito è già una realtà nel piccolo Comune di San Giovanni in Marignano: qui da 15 anni lo sportello psicologico è gratuito per tutti i cittadini.
Una petizione per lo psicologo di base
Oltre alla petizione per ottenere l'attivazione del bonus psicologo – raccolta firme lanciata su Change.org dal giornalista Francesco Maesano, che è arrivata a quasi 300mila sottoscrizioni – è stata lanciata un'altra petizione, sempre su Change.org, diretta al ministro della Salute Roberto Speranza, per chiedere l'introduzione dello psicologo di base nel Sistema sanitario nazionale.
"Così come tutti abbiamo il medico di base, che ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo, dovremmo avere tutti la possibilità di prenderci cura della nostra mente da una figura specializzata – si legge nel testo – La Campania si sta muovendo in questo senso istituendo lo psicologo di base. Tutta l'Italia dovrebbe seguire l'esempio e istituire la figura dello psicologo di base ovunque e per chiunque".
In poche settimane l'istanza ha raccolto oltre 64.000 firme e moltissimi commenti. "I lock-down e le restrizioni causate dalla pandemia hanno aiutato a porre l’attenzione su un problema che seppur già esistente, sta diventando sempre più grande, soprattutto nei più giovani, ai quali non bastano i consultori e le sedute con lo psicologo a scuola, ma hanno bisogno di terapia individuale con continuità e costanza, soprattutto in questo periodo di continua instabilità", continua l'appello.
E ancora: "Le persone chiedono aiuto. Lo psicologo di base deve rientrare nella BASE del nostro servizio sanitario. Per tutti.
La salute mentale non è meno importante di quella fisica, se il dolore non si vede non vuol dire che non esiste".
In una nota le deputate e i deputati del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari sociali oggi hanno chiesto di introdurre un'assistenza psicologica di base: "Il bonus psicologo è una soluzione momentanea a un problema che andrebbe affrontato in modo strutturale. Per garantire l'appropriatezza, è necessario che il bonus sia accessibile con la prescrizione, da parte del medico di medicina generale, di una prima visita psicologica all'interno del Servizio sanitario nazionale. Sarà poi lo psicologo clinico a individuare e diagnosticare un disagio di tipo psicologico".
"Come chiediamo con un emendamento a prima firma della collega Celeste D'Arrando – hanno aggiunto –, crediamo sia il momento di puntare sull'assistenza psicologica di base, attivando una collaborazione di tipo sperimentale tra medici di medicina generale e psicologi in modo che all'interno degli studi di medici di medicina generale sia presente la figura dello psicologico che può aiutare a prevenire eventuali esordi di disagio psicologico e di malattie mentali".