Bonus occhiali da 50 euro al via, chi può richiedere rimborsi e voucher e come fare

Via libera del Garante della privacy al nuovo bonus occhiali: il contributo di 50 euro per occhiali da vista o lenti a contatto correttive è stato approvato. Si applicherà una tantum – quindi solo una volta anche se ci sono stati più acquisti – per le spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2023.
Chi può richiedere il bonus occhiali
Il decreto del ministero della Salute è stato approvato definitivamente, appunto, dal Garante della privacy. Prevede che il bonus occhiali da 50 euro sia riservato alle famiglie che hanno un reddito Isee inferiore alla soglia di 10mila euro. Le risorse stanziate dal governo, complessivamente, sono di 15 milioni di euro per i tre anni.
Nel caso in cui l'acquisto non sia ancora stato effettuato, l'incentivo sarà erogato sotto forma di voucher, valido solo per acquisti nel settore ottico. Se, invece, gli occhiali o le lenti a contatto correttive sono già stati acquistati, il bonus da 50 euro si potrà anche ricevere come rimborso.
Come ottenere il bonus occhiali da 50 euro
In entrambi i casi, la procedura per ottenere il bonus occhiali da 50 euro sarà la stessa. Ci si dovrà registrare su una apposita applicazione web, che sarà disponibile sul sito del ministero della Salute. Per accedervi, bisognerà autenticati usando lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale), la propria Carta di identità elettronica, oppure la tessera sanitaria, ufficialmente chiamata Carta nazionale dei servizi.
Per le persone che rispondono ai requisiti di reddito, e che su questo supereranno i controlli dell'Inps, si potrà accedere al voucher direttamente dalla app che si trova sul sito del ministero della Salute. Nel caso si richieda il rimborso, invece, bisognerà fornire la copia della fattura – o comunque della documentazione che prova il pagamento – nel momento in cui ci si registra. In questo caso, nel momento della registrazione verrà indicato anche il proprio Iban, e su questo sarà accreditato il bonus occhiali. In seguito al rimborso, bisognerà inviare all'Agenzia delle entrate i dati relativi ai rimborsi erogati, con modalità che verranno precisate dall'Agenzia stessa.
Nel suo parere sullo schema di decreto del ministero della Salute, il Garante della privacy ha posto una sola condizione perché siano rispettate le informazioni personali che vengono trattate in questa procedura: che modalità e termini di comunicazione degli indennizzi siano definiti con un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, dopo un ulteriore parere del Garante.