Bonus nuove nascite in Manovra, come funziona il contributo da 1000 euro e dove fare domanda
Nella testo della Manovra, appena firmato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, molte disposizioni si concentrano sulla natalità. Tra queste, il Bonus nuove nascite, la misura una tantum pensata dal governo per far fronte alle prime spese per i figli.
Il ddl Bilancio – 144 articoli in tutto – è stato trasmesso alle Camere, dove ora partirà l'iter di approvazione che dovrebbe procedere a ritmi serrati per scongiurare l'esercizio provvisorio e riuscire ad ottenere il via libera entro il 31 dicembre 2024.
In particolare, l'articolo 31, il primo del Capo II dedicato alle misure in materia di famiglia, si concentra sul contributo per i nuovi nati. Il bonus era già stato annunciato in occasione della conferenza stampa dopo il via libera alla manovra in Consiglio dei ministri, ma ora che una prima bozza del testo è disponibile, è possibile conoscere meglio i dettagli.
In che cosa consiste il Bonus nuove nascite previsto dalla Manovra
La disposizione prevede che "per incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno, per ogni figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2025 è riconosciuto un importo una tantum pari a 1.000 euro, erogato nel mese successivo al mese di nascita o adozione".
L'importo del contributo "non concorre alla formazione del reddito complessivo", recita ancora la norma, e "viene corrisposto per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione europea, o suoi familiari, titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini di uno Stato non appartenente all'Unione europea in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolari di permesso unico di lavoro autorizzato a svolgere un'attivita' lavorativa per un periodo superiore a sei mesi o titolari di permesso di soggiorno per motivi di ricerca autorizzati a soggiornare in Italia per un periodo superiore a sei mesi, residenti in Italia".
Come già annunciato in precedenza, il bonus non sarà riconosciuto a chiunque, ma è previsto un requisito di reddito per poterlo richiedere. "Il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente deve avere una condizione economica corrispondente a un valore ISEE non superiore a 40.000 euro annui", si legge nella bozza. Quindi solo le famiglie con un reddito inferiore a 40mila euro ne avranno diritto e potranno beneficiarne dopo trenta giorni dalla nascita del bambino.
La misura costerà 700milioni di euro, da spalmare nei prossimi due anni. "L'onere derivante dal provvedimento è valutato in 330 milioni di euro per il 2025 in 360 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2026", conclude la norma.
Come fare domanda per attivare il Bonus bebè
Sempre all'interno della bozza si specifica che per ottenere il Bonus nuove nascite occorrerà fare domanda all'Inps, "che provvede alle relative attività con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili".
Con l'entrata in vigore della legge di Bilancio e cioè verso la fine dell'anno, è lecito presumere che il portale dell'Inps si adopererà per fornire i dettagli relativi alle modalità di presentazione della domanda per attivare il Bonus.
Ad ogni modo, non è da escludere che il provvedimento subisca possibili variazioni sia per quanto riguarda la cifra erogata, cioè 1000 euro, che i requisiti di reddito. Al comma 2 dell'articolo infatti, si legge che "nel caso in cui in sede di attuazione" del contributo "si verifichino o siano in procinto di verificarsi scostamenti rispetto alla previsione di spesa (…) si provvede a rideterminare l'importo annuo e il valore dell'Isee".