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Bonus nido 2025 in arrivo, chi può ottenere fino a 3600 euro: requisiti Isee e come fare domanda

Il bonus nido 2025 sta per partire: il rimborso delle rette degli asili pubblici e privati vale fino a 3.600 euro, l’importo dipende dall’Isee familiare. Una nuova circolare dell’Inps ha dato tutti i dettagli. Ecco tutti i requisiti, chi può fare domanda e come.
A cura di Luca Pons
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Il bonus nido 2025 è vicino alla partenza. Le indicazioni dell'Inps sono arrivate con un'apposita circolare che fornisce tutti i dettagli. Considerando che fonti dell'Istituto avevano confermato a Fanpage.it che poco dopo l'arrivo delle informazioni sarebbe arrivato anche il via alle domande, dovrebbe mancare davvero poco.

Il bonus può valere fino a 3.600 euro, come rimborso delle rette di asili nido pubblici o privati autorizzati. Il suo importo dipende dall'Isee familiare, e possono essere erogate fino a undici mensilità in un anno. Ecco chi può fare domanda e come.

Chi può ottenere il bonus nido 2025: i requisiti

La domanda di bonus nido 2025 può essere presentata da chi ha un figlio sotto i tre anni, anche se si tratta di un affidatario. L'importante è che il genitore sia cittadino europeo, o comunque abbia un permesso di soggiorno regolare, e risieda in Italia. Questi requisiti non devono mai mancare per tutta la durata del bonus. In più, chi fa domanda deve anche essere l'intestatario di tutti i pagamenti per l'asilo.

Chi iscrive il figlio a un asilo nido può richiedere, appunto, il bonus nido. Se invece il bambino sotto i tre anni ha una grave patologia cronica si può richiedere un apposito contributo per le forme di supporto in casa, che viene erogato tutto insieme e non suddiviso in mensilità. In questo caso, la domanda la deve presentare il genitore che vive insieme al figlio.

Se il bambino compie tre anni nel corso del 2025 si può comunque fare domanda, ma il bonus sarà erogato solamente per il periodo tra gennaio e agosto. Non si può fare domanda per tutte quelle spese che sono "integrative o sostitutive" rispetto agli asili. Ad esempio i doposcuola, i campi estivi, le ludoteche, i baby parking e simili.

Quanto vale il bonus: gli importi aggiornati in base all'Isee

L'importo del bonus nido 2025 dipende sia dalla data di nascita del bambino – perché la legge è stata cambiata – sia dall'Isee familiare valido. Per tutti coloro che sono nati prima del 1° gennaio 2024, gli importi sono questi:

  • fino a 3mila euro (dieci rate da 272,73 euro e una da 272,70 euro) se l'Isee è fino a 25mila euro
  • fino a 2.500 euro (dieci rate da 227,27 euro e una da 227,30 euro) se l'Isee va da 25.001 a 40mila euro
  • fino a 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) se l'Isee è oltre i 40mila euro

Per i bambini nati dopo il 1°gennaio 2024 invece i numeri cambiano:

  • fino a 3.600 euro (dieci rate da 327,27 euro e una da 327,30 euro) se l'Isee è fino a 40mila euro
  • fino a 1.500 euro (dieci rate da 136,37 euro e una da 136,30 euro) se l'Isee supera i 40mila euro

È utile ricordare che, per stabilire l'importo del bonus asilo, dal calcolo dell'Isee sarà escluso l'Assegno unico e universale per i figli a carico. Le somme incassate con questo sostegno quindi non contribuiranno a far crescere l'Isee.

Il motivo per cui l'importo è "fino a" una certa somma è che in ogni caso il bonus non potrà superare la spesa effettivamente sostenuta dalle famiglie per l'asilo. L'Inps ha specificato esattamente quali spese possono essere rimborsate dal bonus nido:

  • la retta mensile dell'asilo;
  • l'eventuale quota di spesa sostenuta per la fornitura dei pasti;
  • l'imposta di bollo;
  • l'Iva agevolata.

Come fare domanda all'Inps

Le domande si possono fare dal sito dell'Inps, accedendo con Spid o Carta d'identità elettronica, oppure chiedendo assistenza a un istituto di patronato. Al momento non è ancora possibile fare domanda: non è nota la data esatta in cui il portale sarà aperto, ma dovrebbero mancare pochi giorni. Anche perché l'anno scorso le domande partirono già a febbraio, mentre quest'anno sembra sempre più probabile che bisognerà aspettare aprile. Le richieste, poi, potranno essere presentate fino al 31 dicembre dell'anno di riferimento.

Le domande saranno accolte in ordine cronologico, dunque con il formato click-day: chi si prenoterà per primo avrà più certezze di avere accesso al bonus. Si accetteranno richieste fino all'esaurimento delle risorse messe a disposizione dal governo, poi non sarà più possibile fare domanda. Dato che ci sono oltre 900 milioni di euro stanziati, comunque, sembra probabile che i soldi dureranno più di qualche ora (a differenza di quanto avvenuto in passato per altri click day legati a bonus).

Quando si presenta la domanda bisognerà specificare il numero di mensilità in cui si pagherà la retta, fino a un massimo di undici nell'anno, e tutti i dati dell'asilo in questione. Dopodiché, ricevuto un codice identificativo per la domanda, per ultimare la procedura sarà necessario anche allegare la ricevuta di almeno una mensilità della retta che è già stata pagata. Per gli asili nido pubblici, che fanno pagare le rette a posteriori, basterà la documentazione che dimostra l'iscrizione del bambino, o il suo inserimento in graduatoria.

Fatto tutto questo, se la domanda risulta "protocollata" significa che i soldi sono stati ‘prenotati' e la procedura è completata. Sarà comunque necessario, per ogni rata della retta, allegare sul portale Inps la fattura e la ricevuta di pagamento, per ricevere i soldi. Tutti i documenti dovranno essere allegati entro il 30 aprile 2026, altrimenti si perderà la possibilità di ricevere il rimborso.

La procedura sarà diversa per chi richiede il bonus di supporto in casa. In questo caso servirà allegare l'attestazione di un pediatra, che certifica che il bambino non può frequentare gli asili nido per l'intero anno a causa di una grave patologia cronica.

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