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Manovra 2025

Bonus nascite, cuneo fiscale e pensioni: cosa ci sarà nella legge di bilancio 2025

Per Giorgia Meloni, la manovra varata in Cdm è “seria, di buon senso” e “si concentra su redditi, salari, lavoro, sostegno alle imprese, salute dei cittadini e famiglia”. Dal taglio del cuneo fiscale e l’Irpef a tre aliquote strutturali alla Carta per i nuovi nati, fino alle novità sui contributi delle banche, vediamo che cosa prevede.
A cura di Giulia Casula
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"Sono molto orgogliosa del lavoro che abbiamo fatto e molto soddisfatta", così Giorgia Meloni ha commentato l'approvazione della manovra varata in Consiglio dei ministri. Per la premier la legge di bilancio è "seria, di buon senso, che concentra le non molte risorse che abbiamo a disposizione in quelle che noi consideriamo essere le priorità di questa nazione e ricalca il lavoro già fatto con le precedenti manovre".

La strategia dell'esecutivo "rimane la stessa", ha assicurato Meloni. "Ci concentriamo sui redditi, sui salari, sul lavoro, sul sostegno alle imprese, sulla salute dei cittadini, sulla famiglia. Lo facciamo senza aumentare le tasse per i cittadini. Pure in una situazione molto complessa lo facciamo tenendo i conti in ordine", ha detto.

La manovra vale 30 miliardi e ieri il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, insieme al suo vice Maurizio Leo, ha illustrato le principali misure contenute nel provvedimento, che ora attende di approdare in Parlamento. Dal taglio del cuneo fiscale strutturale alla Carta per i nuovi nati, fino alle norme su pensioni e alle novità sui contributi delle banche, vediamo che cosa prevede.

Il taglio del cuneo fiscale e l'Irpef a tre aliquote diventano strutturali

Diventano strutturali sia il taglio del cuneo – che vale circa 100 euro in busta paga – che l'Irpef a tre aliquote, ovvero il 23% fino a 28 mila euro, il 35% tra 28 mila e 50 mila euro, il 43% sopra 50 mila euro. Le due misure valgono assieme 14 miliardi, circa la metà della legge di bilancio. "Il gettito che deriverà dal concordato potrà dare ulteriore risorse. A seconda delle risorse potremo intervenire sul secondo scaglione, quindi sul ceto medio", ha spiegato il viceministro Leo.

Per quanto riguarda il taglio del cuneo fiscale per il 2025 dovrebbe rimanere contributivo per i redditi fino a 20mila euro,mentre per gli altri la decontribuzione dovrebbe essere trasformata in una detrazione sul lavoro dipendente fino a 35mila euro. A quel punto dovrebbe partire uno sgravio fiscale decrescente fino a 40mila euro.

Cos'è la Carta per i nuovi nati e quando arriva

Arriva una ‘Carta per i nuovi nati' che riconoscerà 1000 euro alle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 40 mila euro. La misura, che dovrebbe arrivare il prossimo anno, consisterà in un aiuto per far fronte alle spese per i neo-genitori.

Per il momento non si conoscono altri dettagli, che saranno definiti più avanti, ma alla natalità sono dedicati anche il potenziamento dei congedi parentali all'80%, che passano da due a tre mesi e novità in materia di detrazioni. Nella manovra infatti, sarà inserito un meccanismo di ‘quoziente familiare', che considera il numero di figli e la fascia del reddito familiare.

Sarà rinnovato inoltre, il bonus mamme per chi ha due figli, che verrà esteso anche alle lavoratrici autonome, mentre dovrebbero arrivare più risorse per il bonus asili nido.

Cosa cambia per le pensioni con la legge di bilancio 2025

In tema di pensioni saranno prorogati, per il 2025, gli interventi di flessibilità quali Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Nessuna riforma strutturale del sistema pensionistico dunque, ma verranno confermate le misure già previste dalla scorsa legge di bilancio.

"Introduciamo un innovativo meccanismo di incentivo per la permanenza al lavoro su base volontaria. Avranno un incentivo significativo sul piano fiscale: in particolare in quei settori dove ci sono difficoltà per nuovi reclutamenti questo diventa molto interessante", ha spiegato Giorgetti. E inoltre "c'è la rivalutazione piena, c'è la rivalutazione delle minime" mentre "il meccanismo di sterilizzazione che era in vigore non c'è più".

Confermata la Carta dedicata a te: quanto potrebbe valere

Sarà rinnovata nella legge di bilancio anche la carta Dedicata a te, la social card destinate alle famiglie numerose, con un Isee inferiore ai 15mila euro, che non beneficiano di altre misure di sostegno al reddito (come ad esempio l'Assegno di inclusione).

Non è chiaro se la misura, che consente di acquistare beni di prima necessità, carburante e abbonamenti ai mezzi pubblici, varrà 500 euro anche per il prossimo anno. Per il momento, dal Mef fanno sapere che i fondi stanziati ammontano a 500 milioni di euro.

Le novità inserite in manovra sul rinnovo dei contratti pubblici

Nella manovra sono state stanziate anche le risorse per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego relativi al triennio 2025-2027. I fondi ammontano a circa 2,1 miliardi come si legge nel Documento programmatico di bilancio inviato a Bruxelles.

Inoltre, il governo ha annunciato che in materia di sanità saranno "incrementate le risorse per finanziare il rinnovo dei contratti" e che "nel prossimo biennio lo stanziamento è in linea con la crescita del PIL nominale". In particolare, secondo quanto chiariscono dal Mef, a partire dal 2025 alla sanità andranno "2.366 milioni di euro in più"

Cosa ha deciso il governo sulle banche

Ieri, Giorgetti ha chiarito che non ci sarà una tassa sugli extraprofitti ma che alle banche sarà chiesto un contributo sotto forma di intervento sulle imposte differite attive (DTA), versate dagli istituti per le perdite su crediti e avviamenti.

Il contributo di banche e assicurazioni varrà circa 3,5 miliardi e per quanto riguarda gli istituti di credito l'intervento consisterà in una sospensione delle DTA per il 2025 e 2026. In sostanza si rinvierà l'utilizzo di questi sconti fiscali a dopo il 2027.

Per quanto riguarda le imposte sulle assicurazioni "per il ramo terzo e il ramo quinto -quindi non sono toccate le polizze vita – è previsto il meccanismo di pagamento dell'imposta di bollo a carico dell'impresa di assicurazione con un meccanismo temporale, non alla scadenza della polizza come avviene ora", ha spiegato il viceministro Leo.

Rinnovato il Bonus Ristrutturazioni: cosa cambia

Il Bonus Ristrutturazioni viene rinnovato per un altro anno ma con alcune specifiche. L'aliquota sarà del 50% per gli interventi sulla prima casa, mentre per gli altri immobili lo ‘sconto fiscale' scenderà al 36%. Resta anche il bonus mobili e grandi elettrodomestici, sempre al 50%, che verrà prorogato al 2025.

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