Bonus mobili 2023, come funziona e chi può richiedere fino a 8000 euro di detrazioni
Con la legge di bilancio, il bonus mobili torna nel 2023 con una soglia di spesa più alta del previsto. La misura, una detrazione dell'Irpef del 50% sulla spesa sostenuta per l'acquisto di mobili e elettrodomestici, ha ricevuto nuovi finanziamenti. Potranno richiedere il bonus mobili fino a 8mila euro tutti coloro che hanno effettuato una ristrutturazione in un immobile di cui sono proprietari. La misura, infatti, è collegata al cosiddetto bonus ristrutturazioni. Non si potrà accedere al bonus se la casa non è stata prima ristrutturata. In più, i lavori devono essere iniziati nell'anno precedente, quindi per avere il bonus nel 2023 la ristrutturazione dovrà aver avuto il via nel 2022.
Il tetto di spesa scenderà rispetto a quest'anno: dai 10mila euro del 2022 (erano addirittura 16mila nel 2021) si passerà a un limite di 8mila euro. Poteva essere più basso, però: un emendamento alla manovra, infatti, ha permesso di tenere la soglia più alta del previsto, dato avrebbe dovuto abbassarsi fino a 5mila euro. Per tutto il 2023 il limite sarà fissato a 8mila euro, mentre – a meno che le cose non cambino di nuovo – scenderà a 5mila euro l'anno dopo, fino al 31 dicembre 2024.
Come funziona il bonus mobili 2023
Il bonus mobili è una detrazione dell'Irpef, quindi non si ricevono direttamente i soldi. La spesa sostenuta per mobili o elettrodomestici dopo la ristrutturazione di una casa va indicata nella dichiarazione dei redditi, e il 50% di quanto speso verrà restituito, nel senso che sarà tolto dalle tasse da pagare.
Il massimo che si può spendere è 8mila euro e quindi, trattandosi di una detrazione al 50%, la cifra massima che si può risparmiare è di 4mila euro. La somma viene recuperata non tutta in un colpo, ma con dieci rate annuali. Nel caso di massima spesa, quindi, i 4mila euro verranno restituiti facendo pagare 400 euro in meno di tasse ogni anno, per dieci anni. La spesa calcolata può includere non solo il prezzo dei mobili, ma anche le eventuali spese di trasporto e montaggio.
Bonus mobili 2023, a chi spetta e come fare domanda
È importante sottolineare che, per poter accedere al bonus mobili, l'acquisto deve essere effettuato con bonifico, carta di debito o carta di credito. Se invece si pagano i nuovi mobili o elettrodomestici con assegni bancari, contanti o qualunque altro mezzo, non si potranno richiedere detrazioni. Per fare domanda, infatti, bisognerà avere a portata la ricevuta del bonifico (o la ricevuta di avvenuta transazione per chi ha pagato con carta), la documentazione di addebito sul conto corrente e le fatture di acquisto dei mobili, che descrivano la natura, la qualità e la quantità dei beni acquisiti.
A ottenere la detrazione dovrà essere la stessa persona che ha pagato la ristrutturazione e anche i mobili. Nel caso di due coniugi, ad esempio, se uno paga i lavori e l'altro acquista i mobili, quest'ultimo non potrà avere il bonus perché non risulta come la persona che ha sostenuto le spese di ristrutturazione.
Detrazione fino a 8000 euro per arredamento e elettrodomestici
Come detto, il bonus mobili si applica all'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici in seguito alla ristrutturazione di una casa o un altro immobile. Tra questi possono essere previsti mobili di ogni tipo: dalle cassettiere alle scrivanie, dai tavoli ai divani, dai letti agli armadi. Per quanto riguarda gli elettrodomestici, c'è un criterio di efficienza energetica da rispettare: per forni, lavatrici, frigoriferi e congelatori potranno essere acquistate solo alcune ‘classi'. L'Agenzia delle entrate ha specificato con alcuni esempi i beni per cui vale la detrazione.
In particolare, si parla di mobili ed elettrodomestici nuovi e ‘green', con delle specifiche caratteristiche tecniche. Infatti i forni devono essere di classe non inferiore alla classe A, le lavatrici non inferiori alla classe E, e i frigoriferi e congelatori non inferiori alla classe F.
Quante volte si può usare il bonus mobili
Il bonus mobili si può usare una sola volta per ogni casa, ma non una sola volta a persona. L'Agenzia delle entrate ha chiarito che "il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, o la parte comune dell'edificio oggetto di ristrutturazione", quindi per la stessa casa non si possono utilizzare il bonus più volte.
Al contrario, "il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio". Ovvero, se una persona è proprietaria di più case o uffici, e fa diversi lavori di ristrutturazione in immobili diversi, e dopodiché acquista dei mobili per ciascuna di queste case o uffici, il bonus si potrà applicare una volta per ogni immobile ristrutturato.
È possibile usufruire del bonus mobili senza ristrutturazione?
No, come detto il bonus mobili fino a 8mila euro per il 2023 è strettamente legato al bonus ristrutturazioni. La detrazione Irpef è rivolta solamente a chi ha appena ristrutturato un immobile di cui è proprietario. Non solo, ma i lavori di ristrutturazione devono essere iniziati l'anno prima rispetto a quello in cui si usa il bonus. Per comprare mobili nel 2023, quindi, la ristrutturazione deve essere iniziata nel 2022. Senza lavori di ristrutturazione non è possibile usufruire del bonus mobili.
In più, va tenuto a mente che la detrazione fiscale vale solo per la persona a cui sono intestati i pagamenti dei lavori. Nel caso di una coppia che vive nella stessa casa e la fa ristrutturare, i pagamenti della ristrutturazione e dei mobili devono essere intestati alla stessa persona. Altrimenti, non si potranno utilizzare le detrazioni previste.