Bonus giovani e donne, ok dall’Ue: a chi spettano gli incentivi fino a 650 euro per le assunzioni nel Sud
L'Unione Europea ha dato il via libera all'esonero contributivo per l'assunzione di giovani under 35 e donne nel Mezzogiorno. La misura, inserita nel decreto Lavoro-Coesione, prevede incentivi fino a 650 euro mensili per i contratti a tempo indeterminato firmati entro il 31 dicembre 2025. Con un investimento da 1,1 miliardi di euro, il governo punta a rafforzare l'inserimento lavorativo delle categorie più svantaggiate e a ridurre il divario occupazionale tra Nord e Sud. L'agevolazione contributiva rappresenterebbe insomma un'opportunità concreta per stimolare l'occupazione, ma sarà fondamentale monitorare l'efficacia della misura per garantire che gli incentivi si traducano in posti di lavoro stabili e duraturi.
Cos'è il bonus giovani e donne e quali sono gli incentivi previsti per le assunzioni
Il pacchetto di agevolazioni offre un contributo economico per le imprese che assumono con contratto stabile. L'ammontare del sostegno varia in base alla tipologia di lavoratore:
- 500 euro al mese per ogni giovane under 35 assunto con contratto a tempo indeterminato;
- 650 euro al mese per l'assunzione di giovani e donne residenti nel Sud Italia.
Le agevolazioni saranno valide per le nuove assunzioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025. Non solo, l'approvazione da parte della Commissione Europea consente ora l'adozione dei decreti attuativi, necessari per rendere operativa la misura.
A chi spetta il bonus: i requisiti per ottenerlo
L'incentivo è destinato a due categorie principali:
- Giovani sotto i 35 anni che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato;
- Donne residenti nelle regioni meridionali che non abbiano svolto un’attività lavorativa regolare nei sei mesi precedenti all’assunzione.
L'obiettivo è incentivare l'occupazione stabile di chi ha maggiori difficoltà di inserimento nel mercato del lavoro.
Come funziona l'esonero contributivo
Le imprese che aderiscono alla misura beneficeranno di una riduzione dei contributi previdenziali a loro carico. Il tetto massimo dello sgravio è fissato a 500 euro al mese per ogni lavoratore assunto con contratto stabile e 650 euro al mese nel caso invece di giovani o donne residenti nel Mezzogiorno. Il bonus si applica sia al lavoro dipendente che a iniziative imprenditoriali o autonome, e offre così un supporto anche ai disoccupati di lunga durata nel Sud Italia.
Cosa dice l'articolo 107 dell'Unione Europea
La Commissione Europea ha autorizzato la misura come aiuto di Stato compatibile con le normative UE, in particolare con l'articolo 107 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione. Questo via libera rappresenta un passaggio chiave, poiché si tratta della prima approvazione ottenuta al di fuori dei Quadri Temporanei (introdotti per emergenze come la pandemia e la guerra in Ucraina). Bruxelles ha valutato la misura come necessaria, proporzionata e priva di rischi di distorsione della concorrenza, dando così il via libera alla sua attuazione.
Il contesto economico: stipendi in crescita nel settore privato
Secondo i dati Istat, nel 2024 le retribuzioni contrattuali sono aumentate del 3,1% rispetto all'anno precedente. Il settore industriale ha registrato un incremento del 4,6%, mentre i servizi privati hanno visto un aumento del 3,4%. Nel settore pubblico, invece, i salari sono rimasti stabili a causa della mancata firma di diversi contratti collettivi: al momento, sono 28 i contratti scaduti, che coinvolgono circa 6,6 milioni di lavoratori.