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Bonus elettrodomestici, stop alla modifica nel decreto bollette: niente sconto in fattura

L’emendamento di Fratelli d’Italia al decreto bollette fino a 200 euro, che puntava a eliminare il click day per il bonus elettrodomestici e introdurre uno sconto diretto in fattura, è stato dichiarato inammissibile. La proposta prevedeva anche l’eliminazione del requisito della classe energetica minima B, e un obbligo di rottamazione. Restano quindi in vigore le modalità attuali.
A cura di Francesca Moriero
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L'idea avanzata da Fratelli d’Italia attraverso un emendamento al decreto bollette mirava a semplificare l'accesso al bonus elettrodomestici, che permette di ottenere un contributo che copre fino al 30% del costo del nuovo apparecchio, con un tetto massimo di 100 euro, eliminando il tradizionale click day a favore di un meccanismo di sconto immediato in fattura. Questo sistema, già sperimentato con il Superbonus e il bonus TV, secondo FdI, avrebbe consentito ai consumatori di ricevere l'agevolazione direttamente al momento dell'acquisto, senza dover attendere rimborsi o affrontare la competizione per accedere ai fondi disponibili in pochi minuti. La modifica è stata però dichiarata inammissibile durante l'esame in commissione Attività produttive della Camera, bloccandone l'iter.

Oltre alla rimozione del click day, l'emendamento prevedeva un altro cambiamento significativo: l'abolizione dell'obbligo di acquistare elettrodomestici con una classe energetica pari almeno alla B. Non solo, per ottenere il contributo, sarebbe stato necessario smaltire un vecchio apparecchio, garantendo così un effettivo miglioramento dell'efficienza energetica.

Non solo bonus elettrodomestici: le altre proposte dichiarate inammissibili

L'emendamento di Fratelli d'Italia non è stato l'unico a subire lo stop. Sono stati bloccati infatti altri 83 emendamenti su un totale di 323 presentati. Tra questi, una proposta sempre di FdI che chiedeva di posticipare di sette mesi l'obbligo per le imprese assicurative di coprire, con polizze assicurative, i rischi legati alle catastrofi naturali, e un emendamento bipartisan volto a creare un fondo per sostenere i Comuni e garantire la continuità dei servizi energetici è stato dichiarato inammissibile. Lo stesso destino è toccato anche a una proposta di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle che puntava a incentivare la conversione dei container alimentati a gasolio verso soluzioni elettriche.

Quando sarà attivo il bonus elettrodomestici: il nodo del decreto attuativo

Nonostante lo stop alla modifica, il bonus elettrodomestici resta attivo secondo le regole attuali: alcune questioni devono però ancora essere chiarite attraverso un decreto attuativo, che spetterà ai ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Economia e Finanze definire. Un provvedimento che sarà essenziale per stabilire i dettagli sulle modalità di accesso al bonus e per stilare un elenco specifico degli elettrodomestici acquistabili con l'agevolazione. Resta aperta anche la questione della soglia minima di efficienza energetica, che, con l'emendamento, sarebbe stata eliminata, ma che ora potrebbe essere rivista. La scadenza per la pubblicazione del decreto era fissata per febbraio, ma con l'attuale situazione potrebbe subire ritardi.

Come funziona il bonus elettrodomestici oggi

Attualmente, il bonus elettrodomestici permette di ottenere un contributo che copre fino al 30% del costo del nuovo apparecchio, con un tetto massimo di 100 euro; se l'acquirente appartiene a un nucleo familiare con un Isee inferiore a 25mila euro annui, l'importo può salire fino a 200 euro. Il beneficio è tuttavia valido per l'acquisto di un solo elettrodomestico per famiglia e il fondo complessivo a disposizione è di 50 milioni di euro.

Le criticità sollevate dai rivenditori

L'obiettivo dell'emendamento era anche quello di rispondere alle preoccupazioni sollevate dall'Aires, cioè l'Associazione dei retailer di elettrodomestici specializzati, secondo cui, la procedura del click day rischiava di penalizzare i clienti dei negozi fisici, favorendo invece solo chi acquistava online e riusciva ad accedere più rapidamente ai fondi. Per questo motivo, si era pensato a un meccanismo simile a quello utilizzato per il bonus TV del 2024, che permetteva ai consumatori di portare direttamente in negozio il vecchio apparecchio da rottamare, ottenendo lo sconto immediato sul prezzo del nuovo dispositivo. Con la bocciatura della modifica, però, questa possibilità viene meno e rimane in vigore il sistema attuale, con le sue limitazioni e le sue complessità.

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