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Bonus elettrodomestici 2024 fino a 200 euro: chi potrà richiederlo, da quando e cosa si potrà acquistare

La Lega ha proposto un bonus elettrodomestici fino a 200 euro per chi compra un apparecchio di classe energetica alta, ne rottama un altro meno efficiente e ha un Isee sotto i 25mila euro. Al momento si tratta ancora di un disegno di legge, dunque i requisiti e l’importo possono cambiare: ecco cosa sappiamo finora.
A cura di Luca Pons
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Sta attirando molta attenzione una proposta della Lega, al momento ancora ferma in Parlamento, che istituirebbe un bonus elettrodomestici ‘green' pari al 30% del costo, fino a un massimo di 200 per chi ha l'Isee sotto i 25mila euro, per il triennio 2023-2025. Il disegno di legge risale a febbraio dello scorso anno, ma nelle scorse settimane l'iter si è sbloccato: le audizioni stanno per chiudersi, e l"esame della commissione Attività produttive potrebbe chiudersi prima della fine dell'estate.

Dunque i tempi non sono ancora delineati ma sicuramente serviranno diverse settimane prima che il bonus possa essere approvato definitivamente. Per di più il testo potrebbe cambiare, sia nell'esame alla Camera, sia in quello successivo al Senato. Per il momento, però, il ddl dà alcune indicazioni precise su un nuovo bonus per elettrodomestici green.

Cosa si potrà acquistare con il bonus elettrodomestici proposto dalla Lega

Nella forma attuale della proposta di legge, il bonus si applicherebbe all'acquisto di lavatrici e lavasciuga almeno di classe energetica A, lavastoviglie almeno di classe C e frigoriferi e congelatori almeno di classe D. Potrebbero ottenere l'aiuto economico solo coloro che riciclano o demoliscono un vecchio elettrodomestico di classe energetica più bassa. Al momento il testo prevede che il bonus si applichi agli acquisti dal 2023 al 2025, ma è possibile che queste date verranno poi fatte slittare per essere meno retroattive.

L'intenzione sarebbe quindi quella di agevolare l'acquisto di elettrodomestici meno inquinanti e con consumi più ridotti, ispirandosi al bonus televisioni lanciato negli scorsi anni e aiutando le famiglie a risparmiare in bolletta. Ma anche di spingere per il recupero dei vecchi apparecchi che ormai non servono in più. E, non ultimo, ad aumentare le vendite per le aziende di elettrodomestici.  Come detto, il testo potrebbe ancora cambiare: durante le audizioni in commissione, ad esempio, Confcommercio ha chiesto di estendere il bonus anche alle imprese, mentre Aires (Associazione italiana retailers rlettrodomestici specializzati) ha chiesto che la cifra aumenti.

A chi spetta il bonus: i requisiti Isee per ottenere incentivi fino a 200 euro

L'importo massimo del bonus elettrodomestici sarebbe di 200 euro. Il testo infatti prevede che il contributo valga il 30% del costo dell'elettrodomestico acquistato, fino a un massimo di 200 euro per ogni apparecchio (al massimo uno per ciascuna delle categorie citate). La soglia massima però si abbassa a 100 euro per chi ha un Isee pari o superiore a 25mila euro.

A requisiti potranno essere soggetti a cambiamenti. Oggi il ddl stabilisce che nasca un fondo dedicato da 400 milioni di euro all'anno per tre anni, quindi 1,2 miliardi di euro in tutto. Si tratta di una somma decisamente impegnativa. Il primo firmatario della legge Alberto Gusmeroli si è detto "moderatamente ottimista" sulla possibilità di trovarli, aprendo comunque alla possibilità di "fare anche cifre più contenute per far partire" il bonus.

Quando può arrivare il via libera al bonus

Come detto, al momento il bonus è solo una proposta di legge, anche se i lavori in Parlamento stanno accelerando. Anche ipotizzando che la commissione Attività produttive riesca a chiudere l'analisi del testo entro l'estate e la Camera approvi la proposta in tempi rapidi, il ddl dovrebbe poi passare al Senato per ripetere l'iter.

Anche dopo l'approvazione definitiva e l'entrata in vigore della legge, resterebbero i dettagli pratici da definire. La norma stessa prevede che sia il ministero dell'Ambiente, insieme al ministero dell'Economia, ad adottare un apposito decreto per stabilire "i criteri, le modalità e i termini per l’erogazione del contributo". La scadenza per farlo sarebbe di sessanta giorni dall'entrata in vigore della legge. Dunque, per ottenere il bonus bisognerà aspettare ancora alcuni mesi.

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