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Bonus eccellenze, i fondi stanziati coprono l’assunzione del 10% dei laureati con 110 e lode

Stando a quanto emerge dalla relazione tecnica allegata alla legge di bilancio, però il bonus eccellenze introdotto appare piuttosto esiguo e, conti alla mano, il fondo stanziato coprirà circa 6mila assunzioni, mentre le eccellenze che rientrano nei parametri disegnato dal governo Conte-M5S ammontano a circa 60.000 unità.
A cura di Charlotte Matteini
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Nella bozza di legge di bilancio che il Parlamento si appresta a varare entro la fine dell'anno spunta il cosiddetto "bonus eccellenze" volto a incentivare l'assunzione a tempo indeterminato di laureati in corso con 110 e lode e dottori di ricerca under 34. Stando a quanto emerge dalla relazione tecnica allegata alla legge di bilancio, però il bonus introdotto appare piuttosto esiguo e, conti alla mano, il fondo stanziato coprirà circa 6mila assunzioni, mentre le eccellenze che rientrano nei parametri disegnato dal governo Conte-M5S ammontano a circa 60.000 unità.

Sulla carta, a beneficiare del bonus eccellenze pensato dal governo saranno le aziende che assumeranno a tempo indeterminato o giovani under 30 in possesso di laurea magistrale ottenuta dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 con votazione pari a 110 e lode ed entro la durata legale del corso di studi o giovani con dottorati di ricerca ottenuti dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019 prima del compimento dei 34 anni. Per beneficiare del bonus eccellenze, i datori di lavoro dovranno assumere laureati o dottorati che hanno conseguito il proprio titolo di studio in università statali e private legalmente riconosciute, mentre saranno esclusi gli atenei telematici.

Per accedere al bonus eccellenze, le assunzioni a tempo indeterminato dovranno essere effettuate dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019. In tutto, la legge di bilancio metterà sul piatto stanziamenti pari a 35 milioni per il 2019 e 35 milioni per il 2020. Il bonus vale 8.000 euro ad assunzione a tempo indeterminato ed esonererà l'azienda dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi Inail, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione.

L’esonero sarà riconosciuto anche per le assunzioni a tempo parziale, purché con contratto subordinato di tipo indeterminato. In tal caso, però, il limite massimo dell’incentivo è proporzionalmente ridotto. L’incentivo si applicherà anche nei casi di trasformazione, avvenuta tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2019, di un contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato.

Lo sconto contributivo non sarà riconosciuto ai rapporti di lavoro domestico e i datori di lavoro privati che, nei dodici mesi precedenti l’assunzione, abbiano proceduto "a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo ovvero a licenziamenti collettivi nella medesima unità produttiva per la quale si intende procedere all’assunzione". Infine, l’esonero è cumulabile con altri incentivi all’assunzione di natura economica o contributiva, definiti su base nazionale e regionale.

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