Bonus cultura, i 500 euro andranno anche ai neodiciottenni stranieri
Lo scorso novembre il presidente del Consiglio aveva annunciato l'erogazione di un bonus di 500 euro da spendere "in cultura" – libri, musei, teatri – per i neo diciottenni. La misura, prevista con fondi stanziati dalla legge Stabilità, era destinata solo ai giovani italiani o di altri paesi membri dell'Unione europea: esclusi, dunque, i ragazzi stranieri di immigrati. La circostanza era stata denunciata come una grave discriminazione da più parti. deputato iscritto al gruppo Alternativa Libera-Possibile, Andrea Maestri, aveva denunciato una norma con "con degli inaccettabili tratti razziali"; mentre monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, aveva definito la previsione "un segnale bruttissimo sul piano culturale".
La maggioranza stessa si era resa conto della mancanza: il presidente della commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, aveva ammesso che "sul bonus ai diciottenni inserito in legge di Stabilità è mancato il coraggio di estenderlo anche ai ragazzi stranieri residenti in Italia anche se nati altrove". Nulla, però, in questi mesi era cambiato.
Fino a ieri, quando, con l'occasione della conversione in legge del decreto legge 42/2016 sulla scuola il governo ha presentato un emendamento in commissione Istruzione pubblica e Beni culturali al Senato che elimina ogni riferimento alla cittadinanza dei diciottenni che avranno diritto al bonus di 500 euro. Basterà essere "residenti nel territorio nazionale, in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità". Oltre, ovviamente, a diventare maggiorenni nel corso del 2016. L'estensione è avvenuta mantenendo ferma la cifra di 290 milioni di euro già stanziati per la prima "versione" del bonus.
