Bonus caldaia 2023, tutti gli incentivi per sostituirla: come richiederli e chi può ottenerli
Per chi vuole sostituire la propria caldaia prima che ritornino i mesi autunnali e invernali del 2023, è ancora possibile accedere a una serie di incentivi per gli interventi edilizi. Una serie di ‘bonus caldaia‘, dal superbonus 90% all'ecobonus, permettono di risparmiare, almeno dimezzando il costo della sostituzione – se si hanno i requisiti necessari e si rispettano le scadenze.
Superbonus 90%, come funziona e chi lo può usare
Prima di tutto, il superbonus 90%. Questa misura, nata dalle limitazioni che il governo Meloni ha deciso di imporre al superbonus 110% permette di avere una deduzione fiscale pari (appunto) al 90% della spesa sostenuta. Un requisito, però, è fondamentale e piuttosto stringente: la sostituzione della caldaia deve avvenire mentre si stanno già eseguendo dei lavori per i quali si è attivato il superbonus 110%. In più, la nuova caldaia deve portare a un salto di almeno due classi energetiche. Insomma, in questi casi si parla di una sostituzione che arriva in concomitanza con altri lavori importanti avviati.
Ecobonus, l'incentivo vale il 50% o il 65%
C'è poi l'ecobonus, che può portare a uno sconto del 50% oppure anche del 65%, a seconda del tipo di intervento. In tutti i casi, per ottenere l'ecobonus bisogna inviare all'Enea, entro 90 giorni dalla fine dei lavori, una comunicazione che descriva esattamente gli interventi che sono stati effettuati. La scadenza limite per richiedere il bonus è quella del 31 dicembre 2024: dopo quella data, la percentuale di rimborso scenderà al 36%. Al momento, l'ecobonus non prevede dei limiti di reddito per accedere.
Come detto, l'entità del rimborso dipende dal tipo di lavoro. Ad esempio, se si sostituiscono degli impianti di climatizzazione invernale con degli altri impianti, che hanno delle caldaie a condensazione almeno di classe energetica A, lo sconto fiscale è del 50%. Lo stesso vale se si installa un impianto dotato di generatore di calore alimentato a biomasse combustibili. Il limite di spesa massimo è di 30mila euro.
Al contrario, il bonus sale al 65% se si installa oltre a una caldaia a condensazione (sempre di classe energetica A o superiore) un sistema di termoregolazione evoluto, come un impianto a pompa di calore, oppure impianti solari che producono acqua calda sanitaria. La detrazione considera non l'acquisto, ma anche le spese per la posa in opera di generatori di aria calda a condensazione.
Bonus ristrutturazione, tetto di spesa a 96mila euro
Infine, c'è il bonus ristrutturazione. Questo permette di ottenere una detrazione pari al 50% delle spese che riguardano lavori di manutenzione straordinaria o ordinaria. Tra questi interventi, in particolare nella manutenzione straordinaria, è compresa anche la sostituzione della propria caldaia. Per questo incentivo, il limite massimo di spesa è fissato a 96mila euro.