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Il giallo dei 14 euro in più in busta paga: realtà, bufala o beffa?

Dopo le polemiche sui 14 euro di aumenti per i lavoratori dipendenti proviamo a fare un po’ di chiarezza.
A cura di Redazione
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Tutto parte dalla conferenza stampa sulla legge di stabilità, peraltro a Consiglio dei ministri ancora in corso, e dalle linee guida del provvedimento impostato da Fabrizio Saccomanni. Da primi calcoli, effettuati dalla Cgia di Mestre in particolare, emerge che la diminuzione delle risorse per la rimodulazione delle detrazioni per il lavoro dipendente produrrà effetti minimi per le tasche dei lavoratori. Secondo le prime valutazioni, infatti, la cifra non supererebbe (nel migliore dei casi) i 14 euro netti in busta paga mensile, con punte al ribasso di 5, addirittura 3 euro al mese. Una ricostruzione avallata per sommi capi anche dagli editorialisti de lavoce.info che parlano di uno sgravio medio di 121 euro annui, poco più di 10 euro mensili.

Tuttavia, direttamente Enrico Letta ha parlato di una bufala, spiegando come la cifra di 14 euro non fosse in alcun modo rintracciabile nel provvedimento che il Governo presenterà alle Camere e come si trattasse di inesatte ricostruzioni giornalistiche. Il problema è che Letta non ha fornito ricostruzioni alternative e che, per quanto ci si sforzi, non si riesce a capire in che modo risorse così esigue (solo 1,5 miliardi per il taglio del cuneo fiscale per la parte che riguarda il lavoro dipendente, ad esempio) possano produrre effetti radicalmente diversi da quelli ipotizzati. Nemmeno restringendo ulteriormente la platea dei beneficiari, secondo alcuni analisti, si potrebbero ottenere risultati radicalmente diversi.

ulla questione ritorna proprio Baldini per Lavoce, spiegando come addirittura la "cifra di 10 euro al mese è una stima per eccesso dell’effettivo sgravio, perché il ddl stabilità prevede anche un taglio alle detrazioni fiscali di 500 milioni di euro. Poiché la maggiore detrazione sul lavoro dipendente vale 1,7 miliardi di euro, circa un terzo di questa riduzione di imposta viene perduto a causa delle minori detrazioni per oneri. Queste ultime poi si applicano a tutti i contribuenti, non solo ai dipendenti. Quindi nel 2014 i contribuenti diversi dai dipendenti pagheranno più Irpef, perché si interviene solo sulla detrazione da lavoro dipendente. […] Non va infine dimenticato il fenomeno del fiscal drag, per chi avrà la fortuna di vedere il reddito aumentare anche solo in termini nominali, con un conseguente incremento dell’incidenza reale dell’Irpef". Insomma, altro che bufala: il rischio è addirittura quello della beffa.

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