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Bonus bollette 600 euro, le novità: come richiederlo e chi può ottenerlo

Il bonus bollette dal 600 euro previsto dal governo Draghi è valido per tutto il 2022. Ora l’Agenzia delle entrate, con una circolare, specifica alcuni aspetti su come funziona, chi può richiederlo, quali documenti servono e quali sono le scadenze.
A cura di Luca Pons
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Il cosiddetto bonus bollette da 600 euro, varato dal governo Draghi con il decreto Aiuti bis, non è in realtà un bonus ma un "fringe benefit": una somma di denaro, cioè, che può essere data dalle aziende ai propri dipendenti per aiutare anche con i costi delle bollette di luce e gas. Non è obbligatorio riconoscere il bonus bollette da 600 euro ai propri dipendenti, ma l'impresa lo può dedurre completamente dai costi.

Il bonus è in vigore ora e lo sarà fino a fine 2022. Il governo Meloni potrebbe decidere di mantenerlo con il prossimo decreto o con la legge di bilancio, da approvare entro il 31 dicembre. Nel frattempo, l'Agenzia delle entrate ha pubblicato una circolare per dettagliare il funzionamento del cosiddetto bonus bollette da 600 euro.

Cos'è il bonus bollette 600 euro e chi può ottenerlo

Innanzitutto, essendo un fringe benefit, il bonus bollette da 600 euro si riceve dall'azienda per cui si lavora. È un "beneficio" che esisteva già prima dell'intervento del governo di quest'anno, come misura di welfare aziendale, ma l'articolo 15 del decreto Aiuti bis (decreto legge n. 115/2022) ha alzato la soglia da 258,23 euro agli attuali 600 euro, e ha stabilito che si possa usare anche per pagare le proprie utenze domestiche.

Chi lo riceve non ci paga le tasse, perché non entra a far parte del reddito imponibile, e allo stesso tempo l'azienda lo deduce dal proprio reddito. Se, invece, viene superata la soglia di 600 euro, è sottoposto a tassazione tutto l'importo del fringe benefit ricevuto, anche i 600 euro ‘regolari'. Il bonus bollette da 600 euro può essere erogato solamente dalle aziende del settore privato. Mentre i dipendenti privati potranno riceverlo – anche se non è obbligatorio per l'azienda distribuirlo – le pubbliche amministrazioni invece non lo potranno impiegare.

Per "utenze domestiche", specifica l'Agenzia delle entrate, si intendono quelle relative ai costi del servizio idrico, del gas naturale e dell'energia elettrica. Ancora, queste utenze possono essere relative a "immobili a uso abitativo", di proprietà o in affitto, utilizzati "dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari", anche a prescindere che si abbia la residenza o il domicilio in questi immobili. La condizione necessaria è, ovviamente, che il dipendente ne sostenga effettivamente le spese.

Per il bonus bollette da 600 euro valgono anche le utenze intestate al condominio che vengono divise tra i condòmini, come ad esempio acqua o riscaldamento, e quelle che sono intestate al proprietario di casa ma che, per contratto, vengono pagate in modo analitico (quindi proporzionale alla spesa) e non forfetario dal dipendente che paga l'affitto, o dal coniuge o dai familiari.

A proposito di familiari, rientrano tra i fringe benefits anche i beni e i servizi riconosciuti al coniuge o, appunto, ad alcuni familiari: figli sopra i 21 anni, ma anche fratelli, sorelle, generi, nuore, genitori o suoceri se convivono con il dipendente. In più, questi benefici sono erogabili anche ad personam. A riceverli possono essere i dipendenti, ma anche chi ha un reddito assimilato a quello di lavoro dipendente.

Come richiedere il bonus bollette

Per quanto riguarda la documentazione necessaria per richiedere il bonus bollette da 600 euro, il datore di lavoro deve acquisirla e poi conservarla per eventuali controlli. Si tratta delle fatture e delle bollette che il dipendente paga, oppure, in alternativa, di una autocertificazione.

In questa autocertificazione, il lavoratore che richiede il bonus attesta di avere la documentazione necessaria e riporta anche i dati per rintracciarla: "Ad esempio, il numero e l’intestatario della fattura (e se diverso dal lavoratore, il rapporto intercorrente con quest’ultimo), la tipologia di utenza, l’importo pagato, la data e le modalità di pagamento", specifica l'Agenzia.

Per evitare che si possa ricevere più di un bonus per le stesse bollette, il datore di lavoro deve richiedere anche una dichiarazione che attesta esplicitamente quelle medesime fatture non sono già state usate per richiedere altri rimborsi, anche presso altri datori di lavoro.

In ultimo, l'Agenzia delle entrate ricorda che il "bonus benzina" di 200 euro introdotto a luglio come premio di risultato non rientra nel limite dei 600 euro per il bonus bollette, poiché non risulta come fringe benefit. La sovrapposizione non avviene neanche se il dipendente ha scelto di sostituire, come è possibile, il bonus benzina con un effettivo fringe benefit. Per questo, i due bonus sono sempre cumulabili e non si escludono né si sommano a vicenda.

Fino a quando è possibile richiederlo

Il bonus bollette da 600 euro può essere erogato in tutto il 2022. La scadenza limite entro cui attualmente si può ricevere il bonus, se il governo Meloni non deciderà di prolungarlo, è il 12 gennaio 2023. Il rimborso può riferirsi anche a fatture che saranno emesse nel 2023, basta che queste siano relative ai consumi del 2022.

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