Bonus asili nido, nel 2023 lo prende un bambino su tre: i requisiti per ottenerlo e l’importo
Dai numeri del XXII Rapporto annuale dell'Inps, presentato la settimana scorsa alla Camera, si capisce l'impatto del Bonus asilo nido: nel 2022 si è registrato un picco di 425mila beneficiari, cioè tutti i bambini che hanno ricevuto l'aiuto, per un importo medio di 202 euro al mese.
Il Bonus asilo nido è una misura approvata nel 2017 e che è rivolta a chiunque abbia la cittadinanza italiana o un regolare permesso di soggiorno. L'aiuto consiste in un importo in base all'Isee minori della famiglia che va da un minimo di 1500 euro ad un massimo di 3000 euro l'anno, un contributo per il pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati. Indirettamente, è anche una misura per stimolare la natalità.
Chi beneficia del Bonus asili nido e quanto prende
In questi ultimi anni l'ampliamento della platea è stato favorito da una semplificazione burocratica. Infatti, come si legge nel rapporto Inps, la liquidazione delle rate avviene "in modo quasi ‘automatico', non essendo più necessariamente condizionata ad un intervento di validazione da parte dell’operatore della sede INPS competente", fermo restando che l'Istituto esegue controlli sui percettori. Questo snellimento delle procedure ha portato ad aumentare considerevolmente il numero di beneficiari: dai 75mila del 2017, nel 2019 erano già 290mila, per poi arrivare al record dell'anno scorso di 425mila. Ad oggi, circa il 34% dei bambini italiani usufruisce di questo bonus: la Regione con il numero più alto di richieste è Sardegna (46%), mentre a chiudere la classifica troviamo la Calabria (18%).
A crescere è stato anche l'importo medio mensile: nel 2017 era circa di 89 euro, mentre l'anno scorso è arrivato a 202 euro. Le rate cambiano anche in base al tipo di nido che il bambino frequenta: "A livello nazionale l’importo medio mensile del bonus, nel 2022, risulta pari a 213 euro per un minore che frequenta un nido privato e pari a 189 euro per chi sceglie un nido pubblico". Le differenze sono pure per regione di provenienza, con la Sardegna che sta al primo posto nella classifica degli asili privati con 233 euro mensili, mentre all'ultimo posto c'è il Trentino-Alto Adige (185 euro). Invece, per quanto riguarda gli asili nido pubblici, la regione con l'importo medio più alto è il Veneto, con 146 euro mensili, mentre la Sicili è ultima con 146 euro.
Nel Sud Italia mancano gli asili nido pubblici
L'Inps ha censito anche quanti bambini hanno frequentato quale tipo di asilo nido:
Nel 2022, il 53% dei minori beneficiari della prestazione ha frequentato un nido pubblico, il restante 47% un nido privato. La percentuale di frequenza di un asilo privato sale al 67% nelle regioni del Sud e nelle Isole, dove, oltre ad essere carente il numero complessivo di posti disponibili nei nidi e nei servizi integrativi, hanno maggior peso i servizi a titolarità privata.
Questa forte differenza sarebbe dovuta alla carenza di strutture pubbliche nel Mezzogiorno. Il ministro Raffaele Fitto, responsabile del Pnrr, ha confermato che verranno investiti 900 milioni di euro in più per gli asili con i soldi del Next Generation Eu.
Per quanto riguarda il costo degli asili nido, dal rapporto dell'Istituto emerge che quelli privati (357 euro al mese) costano in media il 33% in più rispetto a quelli pubblici (268 euro al mese): "Per un nido privato i valori più alti si registrano a Milano con 529 euro, Parma con 517 euro e Bologna con 496 euro; i valori più bassi sono registrati a Agrigento e Foggia con un valore della fattura medio mensile pari a 203 euro, e Isernia con 209 euro". Per pagare queste rette, il Bonus asili nido va a coprire in media il 59,7% dell'importo per un nido privato, mentre arriva al 70,5% per quelli pubblici. La quota restante è a carico delle famiglie, tuttavia spesso viene coperta da eventuali ulteriori aiuti, come ad esempio l'Assegno unico universale.