Bonus anziani over 80, al via dal 2025 il contributo da 850 euro: i requisiti e perché lo avranno in pochi
A partire dal 2025 avrà il via il bonus Anziani over 80 da 850 euro al mese che aveva fatto discutere all'inizio di quest'anno. Dopo l'annuncio del governo Meloni sulla misura, infatti, era emerso che i requisiti richiesti saranno decisamente stringenti. Al punto che la platea stimata è di circa 25mila persone in tutta Italia. Innanzitutto bisogna avere almeno 80 anni di età, un Isee sotto i 6mila euro, e un livello di "bisogno assistenziale gravissimo". Poi scattano gli ulteriori requisiti legati alla indennità di accompagnamento.
Infine bisogna rispettare i paletti sull'utilizzo della somma, altrimenti si perde l'assegno: i soldi si potranno spendere solo per pagare badanti o altri assistenti con contratto regolare, oppure per acquistare servizi di cura e assistenza. Per quanto riguarda le domande, non è ancora noto come si potranno presentare.
A chi spetta il bonus anziani da 850 euro: i requisiti per ottenerlo
Il bonus per anziani da 850 euro al mese è stato presentato come una "prestazione universale" nel decreto legislativo varato a marzo che l'ha introdotto ufficialmente. I limiti da rispettare per ottenerlo, però, sono molti e restrittivi. In sintesi, bisogna:
- Avere almeno 80 anni di età
- Avere Isee entro i 6mila euro
- Avere un "livello gravissimo" di "bisogno assistenziale", una categoria che sarà definita dall'Inps e da una commissione ad hoc convocata dal ministero del Lavoro
- Essere già titolari dell'indennità di accompagnamento, o comunque avere i requisiti per richiederla: invalidità totale, oppure l'impossibilità permanente di camminare senza un accompagnatore, o ancora la necessità di assistenza continua per le azioni di vita quotidiana.
Condizioni molto specifiche che, secondo le stime fatte dal governo, come detto dovrebbero coinvolgere una platea di circa 25mila anziani.
Quanto vale il bonus e per cosa si può spendere
Per chi lo riceve, il bonus avrà il valore di 850 euro al mese. Sarà erogato dal gennaio 2025 al 31 dicembre 2025, nei piani del governo. I soldi saranno in sostanza una quota integrativa della già citata indennità di accompagnamento, che quest'anno vale 531,76 euro al mese. Così, i beneficiari arriveranno a ricevere circa 1381 euro al mese. La somma non sarà tassata, come avviene già per l'indennità.
Un altro dei limiti imposti per il bonus è come dovranno essere usati i soldi. Si potranno spendere solo per specifici servizi. Il decreto recita che si potrà "remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di rapporto di lavoro conforme ai contratti collettivi nazionali di settore". Dunque si potranno pagare badanti o altri assistenti che abbiano un contratto regolare. Oppure, in alternativa, i soldi potranno andare all'acquisto di "servizi destinati al lavoro di cura e assistenza e forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale".
Se risulterà che i soldi non sono stati usati in questo modo – cioè per il contratto di un assistente o per i servizi indicati – l'Inps avrà il potere di revocare il bonus. In più, l'ex beneficiario dovrà restituire le somme ricevute. Anche in questi casi comunque resterà valida, invece, l'indennità di accompagnamento.