Bonus 600 euro, quando la deputata leghista Murelli diceva “abbiamo accettato l’elemosina”

Tra i deputati che avrebbero chiesto e ottenuto il bonus 600 euro erogato dall’Inps alle partite Iva in difficoltà durante l’emergenza Covid ci sarebbe anche Elena Murelli. La Lega ha sospeso la sua parlamentare proprio per questa vicenda, mentre lei ancora non avrebbe spiegato come mai abbia deciso di inoltrare la richiesta per ricevere il bonus. Murelli, solo pochi giorni fa, ha attaccato duramente il governo per le iniziative prese per gestire l’epidemia e la successiva crisi economica, parlando – durante un suo intervento in Aula – anche del bonus dei 600 euro. E lo ha fatto definendolo un’elemosina. Evidentemente, però, un’elemosina che qualcuno era disposto ad accettare, a partire da lei stessa.

Il discorso di Murelli alla Camera

Murelli, ora sospesa dalla Lega, era stata al centro della polemica per un intervento alla Camera, risalente agli ultimi giorni di luglio, nel quale accusava il governo di voler “importare” il Covid-19 facendo sbarcare i migranti per poter “mantenere” la poltrona. Ma in quel discorso aveva detto anche altro, proprio in riferimento al bonus. Questo il passaggio del suo intervento che, a risentirlo ora, sembra quantomeno un po’ fuori luogo:

Ancora piangiamo i nostri morti, abbiamo fatto e chiesto mesi di sacrifici, ci siamo chiusi in casa tre mesi, abbiamo accettato l’elemosina dei 600 euro, abbiamo penato per il diritto alla cassa integrazione che ancora non è stata pagata a tutti, abbiamo penato per i prestiti da 25mila euro che ancora non sono arrivati a tutti gli imprenditori, abbiamo chiuso le imprese, la scarcerazione dei boss, le evidenze della magistratura corrotta, le multe ai commercianti e ai ristoratori, le multe a chi portava a spasso il cane o passeggiava da soli.

Chi è Elena Murelli, sospesa dalla Lega per bonus Covid

Murelli è deputata dal 2018, quando è stata eletta alle elezioni politiche tra le fila della Lega. È originaria di Podenzano, in provincia di Piacenza. La sua carriera politica è iniziata proprio col Carroccio nel consiglio comunale dei suo paese, di cui tutt’ora fa parte. Oltre alla sua attività di politica, ha lavorato anche come docente a contratto all’Università Cattolica, definendosi come una “consulente in finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione”. Il suo reddito denunciato per l’anno precedente è di 106mila euro. Ma nonostante questo avrebbe ugualmente richiesto il bonus poi erogato dall’Inps.