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Bonus Covid, spuntano i primi nomi: sospesi i deputati leghisti Elena Murelli e Andrea Dara

L’Inps fornirà alla Camera i nomi dei parlamentari coinvolti nel caso del bonus Covid per le partite Iva: Tridico sarà ascoltato venerdì mattina in commissione Lavoro. Intanto dalla Lega sono stati sospesi i deputati Elena Murelli e Andrea Dara: hanno entrambi percepito l’assegno di 600 euro. Lo ha annunciato il capogruppo Riccardo Molinari.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: "Dopo aver ascoltato e verificato le rispettive posizioni, si conferma il provvedimento della sospensione per i deputati Elena Murelli e Andrea Dara". Lo rende noto il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari. Entrambi i deputati hanno percepito il bonus Inps di 600 euro previsto per i titolari di partita Iva.

"Pur non avendo violato alcuna legge – ha spiegato Molinari – è inopportuno che parlamentari abbiano aderito a tale misura e per questa ragione abbiamo deciso e condiviso con i diretti interessati il provvedimento della sospensione. È comunque incredibile che i vertici dell'Inps non abbiamo versato ai lavoratori che aspettano da marzo quanto dovuto e che abbiano invece versato a chi non era in difficoltà. In qualsiasi altro paese i parlamentari sarebbero stati sospesi ma il presidente dell'Inps sarebbe stato licenziato". Era stato proprio Salvini a preannunciare che ogni parlamentare coinvolto nella vicenda sarebbe stato sospeso e "in caso di elezioni regionali, non ricandidato".

Audizione di Tridico in commissione Lavoro

Venerdì alle 12 Tridico si collegherà in video conferenza per essere ascoltato dalla commissione Lavoro della Camera. Il presidente Inps si sottoporrà alle domande dei parlamentari. Sarà lui a rivelare tutti i nomi dei parlamentari che hanno chiesto il bonus previsto dal Cura Italia.

"La commissione Lavoro della Camera dei deputati audirà venerdì alle 12 il presidente dell'Inps Pasquale Tridico. Questa è la sede parlamentare opportuna in cui affrontare la vicenda dei deputati che hanno richiesto il bonus partite Iva nei mesi scorsi. I deputati potranno dunque porre tutte le domande necessarie per fare definitivamente chiarezza su quanto accaduto. L'ho ripetuto in questi giorni: i parlamentari che avrebbero chiesto e ottenuto il contributo destinato a professionisti e lavoratori in difficoltà, dovrebbero scusarsi e restituire quanto percepito. È una questione di opportunità, dignità e rispetto, nonché di consapevolezza del ruolo che si ricopre", ha detto il presidente della Camera Roberto Fico.

Sul tavolo c'erano sono tre possibili "opzioni": una richiesta diretta; la risposta a interrogazioni; l'audizione in commissione Lavoro del presidente dell'Inps Pasquale Tridico.

Dopo che il Garante della Privacy ha dato sostanzialmente dato il via libera alla pubblicizzazione dei nomi dei parlamentari coinvolti nel caso, sono infatti partite le interlocuzioni tra l'istituto di previdenza e la Camera dei deputati. L'Inps aveva dato la propria disponibilità a fornire alla Camera i nomi dinanzi a un'esplicita richiesta della presidenza di Montecitorio.

Garante Privacy apre istruttoria

Il Garante per la protezione dei dati personali questa mattina ha inviato una richiesta di informazioni all’Inps e ha aperto una istruttoria per valutare la metodologia seguita dall’Istituto rispetto al trattamento dei dati dei beneficiari e alle notizie al riguardo diffuse, per la vicenda del bonus Covid di 600 euro destinato nel mese di marzo alle partite Iva. L'assegno è stato richiesto anche da cinque parlamentari – in tre lo hanno effettivamente ottenuto, e due richieste sono state rigettate – e da diversi esponenti politici locali.

Il Garante, che ieri ha sottolineato che in questo caso il rispetto della privacy dei diretti interessati non rappresenta un ostacolo alla diffusione delle loro identità, a beneficio dei cittadini che desiderano conoscere i fatti, chiede all’Inps di conoscere, in particolare: quale sia la base giuridica del trattamento effettuato sui dati personali dei soggetti interessati; l’origine e tipi di dati personali trattati, riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale; le modalità con cui è stato effettuato il trattamento, con specifico riguardo all’operazione di ‘raffronto' dei dati personali dei soggetti richiedenti o beneficiari del bonus, con quelli riferiti alla carica di parlamentare e amministratore locale e regionale; l’ambito del trattamento ed eventuali comunicazioni a terzi di tali dati.

Salvini contro l'Inps

"Ho dato indicazione che chiunque abbia preso o fatto richiesta del bonus venga sospeso e in caso di elezioni non ricandidato". Matteo Salvini era intervenuto questa mattina sulla vicenda dei parlamentari e consiglieri che avrebbero incassato il contributo Inps da 600 euro per le partite Iva e per i liberi professionisti varato dal governo in piena emergenza.

"Mi domando come l'Inps, che ha negato i 600 euro a tanti piccoli imprenditori e partite Iva e che non ha ancora pagato la Cassa integrazione a migliaia di lavoratori italiani, sia riuscita a pagare il bonus a dei parlamentari senza accorgersi di nulla. C'è qualcosa che non funziona non solo in Parlamento ma anche all'Inps" ha detto il leader del Carroccio. Sul ruolo del presidente Pasquale Tridico, Salvini attacca: "Io non faccio processi a nessuno e guardo a casa mia dove sono inflessibile. Domanderemo però al presidente dell'Inps come abbia fatto a non pagare il bonus a chi ne aveva bisogno per darlo invece ai parlamentari".

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