Bonus 150 euro: quando arriva, a chi spetta e come fare per ottenere l’aiuto
Con il decreto Aiuti ter il governo Draghi ha varato un nuovo sostegno per lavoratori e pensionati, messi in ginocchio dal caro vita e dall'inflazione. Parliamo del bonus 150 euro, che agisce su gran parte della platea di beneficiari del precedente aiuto da 200 euro. L'unica differenza, in sostanza, è il reddito massimo di chi può richiedere o ricevere il sostegno, che viene sensibilmente abbassato. In ogni caso, però, il nuovo bonus riguarderà oltre venti milioni di italiani. Sulle tempistiche e le caratteristiche dell'aiuto non ci sono ancora molti dettagli, visto che il testo del nuovo decreto ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. È stato tuttavia il governo, nella conferenza stampa di pochi giorni fa, a spiegare come funzionerà.
Chi ha diritto al bonus 150 euro
La platea del bonus 150 euro resta la stessa del precedente bonus 200 euro, con una differenza sostanziale: il reddito massimo per ricevere l'aiuto scende a 20mila euro annui, dai 35mila che invece erano previsti per ottenere il primo bonus. Le categorie, però, restano le stesse, come ha spiegato il ministro Franco in conferenza stampa sul decreto Aiuti ter la scorsa settimana. Perciò il bonus arriverà a pensionati e dipendenti, ma anche ad autonomi, cococo, partite Iva, stagionali e lavoratori domestici. Tutti – come sappiamo – con tempistiche differenti.
Come richiedere l'aiuto del governo
Non sono note, al momento, le modalità di richiesta del bonus 150 euro. È presumibile, però, che saranno le stesse del precedente aiuto. Perciò a pensionati e dipendenti il bonus arriverà direttamente con l'assegno e in busta paga, mentre per le altre categorie sarà necessario fare domanda. Come accaduto in passato, infatti, dovrebbe essere sempre l'Inps – o la cassa di riferimento – tramite i portali già attivati a raccogliere le domande e poi a erogare il bonus.
Quando arriva il bonus 150 euro
Sulle tempistiche dobbiamo rifarci – anche in questo caso – alle parole del ministro dell'Economia, che durante la conferenza stampa di presentazione del decreto ha parlato di novembre o al più tardi dicembre. Perciò è probabile che dipendenti e pensionati troveranno il bonus 150 euro nella busta paga o nell'assegno previdenziale già a fine novembre, mentre per le altre categorie c'è il solito rebus. I cococo, ad esempio, ancora devono ricevere il bonus 200 euro, così come le partite Iva che solo nelle ultime settimane hanno visto aprirsi la possibilità di fare domanda. Discorso diverso, ad esempio, per i percettori di reddito di cittadinanza e chi ha una pensione di invalidità: per loro i tempi dovrebbero essere più rapidi.