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Bonetti lascia Italia viva, Renzi: “In politica non c’è gratitudine, gli addii sono fisiologici”

Matteo Renzi nella sua enews commenta l’addio di Elena Bonetti a Italia viva: “Non chiedo riconoscenza per ciò che in tanti hanno ricevuto perché so benissimo che la gratitudine non è una categoria della politica”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Italia viva Matteo Renzi nella sua enews di oggi ha commentato la decisione della deputata Elena Bonetti di lasciare Italia viva, e iniziare un progetto insieme a Carlo Calenda, pur senza entrare dentro Azione, almeno per il momento. Elena Bonetti è stata ministra della Famiglia e delle Pari Opportunità nei governi Conte II e Draghi.

"Dopo quattro anni stiamo finalmente facendo i congressi: non possiamo continuare a nominare ministri e deputati senza democrazia interna. Qualche amico che non condivide il percorso di democrazia interna ha annunciato di lasciare Italia Viva. Mi spiace ma non sarà né il primo né l'ultimo. È fisiologico che qualcuno vada e altri arrivino: nella nostra storia è sempre stato così. Non chiedo riconoscenza per ciò che in tanti hanno ricevuto perché so benissimo che la gratitudine non è una categoria della politica. Chiedo anzi il massimo rispetto per tutte e tutti quelli che se ne sono andati e se ne andranno".

"Auguri di tanta felicità e nessuno insulto: questo è il nostro stile. E chiedo di accogliere con entusiasmo i nuovi arrivi", ha scritto ancora Renzi, "dopo le politiche eravamo 14 parlamentari, ora siamo 15. Avevamo 10 consiglieri regionali, oggi sono 15. Abbiamo raddoppiato gli iscritti. Ci aspetta una sfida bellissima e il tempo come sempre dirà chi ha ragione".

Renzi: "Calenda? Mi attacchi pure" 

"Mi chiedete perché non replico ai quotidiani attacchi di Calenda", ha scritto ancora Renzi, che da poco ha annunciato la sua candidatura per le elezioni europee con ‘il Centro'. "Perché non ho niente di personale contro di lui nemmeno quando mi attacca sul personale o con toni giustizialisti", si legge nell'ultima enews. "Non abbiamo chiuso le porte nemmeno quando all'improvviso ha interrotto l'esperienza del Terzo Polo. Calenda mi attacchi pure, se pensa che questo lo aiuti per i sondaggi. Contano i voti del 9 giugno, non i sondaggi: noi continuiamo a essere disponibili per una lista unitaria dei riformisti. Se altri non vorranno, spiegheranno il perché e ci misureremo sul consenso. A viso aperto".

Oggi Carlo Calenda ha ribadito che non sarà possibile ricucire con Renzi, e che Azione e Iv non si presenteranno insieme alle elezioni europee del 2024: "Con lui le strade sono definitivamente divise – ha detto l'ex ministro – per lavorare insieme occorre condividere non solo alcune politiche ma anche valori e comportamenti. È una lezione che ho imparato a mie spese". 

In merito a possibili alleanze Calenda ha aggiunto: "All'inizio di ottobre decideremo: stiamo parlando con +Europa di Riccardo Magi con i liberal democratici europei che siedono in Renew Europe". 

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