Bonelli, Fratoianni e Schlein contro il Ponte sullo Stretto: esposto in Procura per chiedere trasparenza
I leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein, hanno presentato in Procura a Roma un esposto sulla realizzazione Ponte sullo Stretto, "affinché si compiano tutte le necessarie indagini e ne venga valutata la eventuale rilevanza penale". Secondo Pd e Avs le opposizioni non sono state messe "nella condizione di analizzare gli atti".
"L’alternativa a questo governo si costruisce tutti insieme. Al di là degli strumenti anche altre forze politiche condividono pienamente la battaglia contro il progetto sbagliato del Ponte", ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein. Nell'esposto però manca la firma del leader del M5s Giuseppe Conte. "Abbiamo fatto una richiesta a tutte le forze potenzialmente interessate, anche a Conte. Ma se non c'è la firma di altri non significa che non sono con noi in questa battaglia. Il Pd e l'alleanza Verdi-Sinistra Italiana possono essere da catalizzatori", ha spiegato poi Angelo Bonelli in conferenza stampa.
Nell'esposto, presentato il 1 febbraio, si chiede di indagare "sulla realizzazione del Ponte", ha annunciato Angelo Bonelli. "La prima ragione è che il Governo ha deciso, con il Dl Ponte, la caducazione di un contenzioso con il consorzio Eurolink per 700 milioni di euro. Lo Stato aveva già vinto, con sentenza di primo grado, ma, nonostante ciò, il Governo ha deciso di rinunciare a questo contenzioso mentre Eurolink non ha presentato rinunce".
"Inoltre, siamo stati spinti dalla preoccupante reticenza della Società Ponte sullo Stretto e del Governo a rendere pubblici documenti cruciali per una piena comprensione dell'entità e delle procedure che hanno riguardato il progetto, – ha detto ancora il co-portavoce di Europa Verde – La relazione sul progetto è stata negata ai parlamentari, adducendo che sono documenti riservati e segreti, anche se impegnano lo Stato per 14,6 miliardi di euro. Siamo venuti a sapere da un question time che la relazione sul progetto è stata presentata il 30 settembre ma l’atto negoziale della società è stato sottoscritto il 29 settembre, quindi in 24 ore l’opera è stata relazionata e cambiata, un tema che getta ombre sulle procedure di questa ‘cassaforte’ di cui è impossibile sapere come si muove".
"Questo solleva questioni di trasparenza, – ha proseguito Bonelli, – e, dopo l'incontro, documentato da Report e mai smentito dagli interessati, tra Salvini, Lunardi e Salini, capo della cordata Eurolink, getta ombre su possibili irregolarità nel processo decisionale e nell'assegnazione degli incarichi: dopo 12 anni, il progetto viene ripreso e riassegnato allo stesso consorzio senza una nuova gara. Persino una relazione dell'ANAC sottolinea come, con il decreto Ponte, si sia fatto un favore ai privati".
Il DEF è l'unico documento ufficiale del governo italiano che parla di 14,6 miliardi di euro, mentre la legge di bilancio stanzia 12 miliardi di euro, senza chiarire se questa somma sia sufficiente per realizzare l'opera. È assurdo che cifre così ingenti di denaro pubblico siano destinate a un progetto che suscita dubbi non solo in Italia ma anche tra esperti internazionali, giapponesi in primis, che hanno espresso perplessità sulla fattibilità di ponti a campata unica di 3.300 metri a causa dei rischi associati alla flessione e alla torsione. Questo non fa che aumentare i nostri timori di uno sperpero senza precedenti di risorse che potrebbero essere invece impiegate per migliorare le infrastrutture essenziali nel Sud Italia. Il progetto del Ponte sullo Stretto è, per noi, un esempio clamoroso di cattiva gestione delle risorse pubbliche ma anche un danno enorme al Sud Italia, che vede sottrarsi fondi preziosi per progetti faraonici e dannosi," ha concluso Bonelli.
Le opposizioni chiedono quindi di poter esaminare i progetti dell'opera messa in cantiere tra Calabria e Sicilia, "negati alle opposizioni". "Il progetto del Ponte è sbagliato, anacronistico – ha aggiunto Elly Schlein – c'è una mancanza di trasparenza, per questo abbiamo aderito a questa iniziativa, siamo determinati ad andare avanti per fermare questa opera dannosa".
"È curioso che la Lega, mentre spezza l'Italia con l'autonomia di Calderoli, si fa campione di unità con il Ponte. Ma è un'unità fittizia, per la sottrazione indegna di risorse al Mezzogiorno. Questa è un'idea di sviluppo malsana e fraudolenta", ha detto Fratoianni.
La replica di Salvini: "Siete il partito dei No"
"Il partito dei No è senza vergogna: non vincono nelle urne e allora usano i tribunali provando a fermare un'opera che porterà lavoro, sviluppo e crescita per Sicilia, Calabria e tutto il Paese. La sinistra se ne faccia una ragione: il Ponte si farà e sarà un vanto per tutta Italia", ha commentato così Matteo Salvini, sui suoi profili social, rispondendo alle parole della segretaria Pd, Elly Schlein.