Bonelli a Conte: “M5s deve ricucire con il Pd, senza un fronte democratico non si battono i sovranisti”
Non è ancora definito il risiko delle alleanze nel centrosinistra, ma Sinistra Italiana ed Europa Verde sperano ancora di poter portare il M5s a riaprire un dialogo con il Pd, all'interno di un grande fronte democratico e progressista, con un'alleanza che possa avere qualche chance di battere i sovranisti. Bonelli e Fratoianni, che si presenteranno con la lista rossoverde, stanno chiedendo di far cadere tutti i veti reciproci, in particolare quello nei confronti dei pentastellati. Dal canto suo Conte rivendica l'alterità del M55, criticando il cosiddetto "voto utile" e negando la narrazione del bipolarismo Letta-Meloni: "Vogliono creare questa tenaglia intorno a noi, ed è ciò che gli altri temono di più. Il voto a questo punto è a tre, la sfida non è più a due. Perciò non fatevi ingannare, non vi fate prendere per i fondelli con questa storia del voto utile. È una mistificazione. Un inganno", ha detto oggi l'ex premier, sottolineando l'impossibilità di un'alleanza con il Pd in questa campagna elettorale.
Il il co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli, contattato da Fanpage.it, lancia un appello a Conte: "Sembra che ci sia un conflitto tra il Pd e il M5s, e non esista invece un polo sovranista di destra estrema che nel nostro Paese rischia di andare a governare. Sarebbe una novità in Europa. È questa la riflessione che va fatta, e lancio un appello al M5s innanzitutto. Ho parlato con Conte due giorni fa, e gli ho detto proprio questo: il problema non è fare un'alleanza tra noi e voi, il problema è come costruire un fronte democratico che sia il più ampio possibile, che sappia mettere al centro alcuni temi. So bene che in questa fase sarebbe molto complicato, vista la chiusura ‘irreversibile' mostrata dal Pd. E anche il M5s non lancia in questo momento segnali di apertura. Dire per esempio che un dialogo con il Pd sarà possibile solo se i dem vorranno ‘schierarsi a favore dei più deboli', non è una modalità per venirsi incontro, perché presuppone che ora il Pd sia distante dai problemi sociali".
"Suggerisco invece a Conte di avviare un'attività diplomatica per cercare di capire se ci sono le condizioni per ricucire con il Pd. Noi oggi dobbiamo salvare l'Italia. Quello che dobbiamo evitare è una frammentazione che favorirebbe il polo sovranista e l'estrema destra. Perché, lo sottolineo, Berlusconi non rappresenta più il centro, è una succursale di Salvini e Meloni".
"Se vincesse la destra, a me preoccupa molto l'aggressione ai diritti civili che sicuramente ci sarebbe. Basti pensare a quello che è successo negli Stati Uniti sull'aborto con la Corte suprema di matrice trumpiana. Non è un mistero poi che Salvini e Meloni vogliano fermare la transizione ecologica, puntare sulle fonti fossili, rilanciare sul nucleare", ha spiegato ancora Bonelli, che propone di individuare alcuni punti fondamentali su cui discutere e incontrarsi: difesa della democrazia, diritti civili, transizione ecologica e rinnovabili, e investimenti sulle infrastrutture, in particolare per il trasporto pubblico.
L'appello di Bonelli non è rivolto solo alle forze di sinistra: "Il problema della tenuta democratica dell'Italia non riguarda solo la sinistra, ma riguarda anche le forze moderate. È necessaria la massima responsabilità, come dice anche Bersani. Fin quando c'è ancora tempo, prima della presentazione delle liste, penso che vada esercitata ogni forma di moral suasion per raggiungere l'obbiettivo. Poi, se non dovessimo riuscire, come diceva Nanni Moretti, ‘Continuiamo così, facciamoci del male'".
E in questo caso, se l'operazione non dovesse andare in porto, dove si collocheranno i rosso-verdi? " Dobbiamo difendere la Costituzione italiana dai neofascisti. Ma se dovessimo constatare che il progetto non è realizzabile faremo tutte le valutazioni. Per il momento continuiamo il nostro lavoro di riavvicinamento delle posizioni in campo. È chiaro che non possiamo stare ancora a lungo appesi, se nei prossimi giorni non avremo segnali positivi trarremo le conclusioni. Per adesso continuiamo a parlare sia con Conte sia con Letta, per provare a costruire quest'asse".
Bonelli chiede a Salvini di chiarire i rapporti con Mosca
Bonelli chiede a Salvini un chiarimento sulle presunte pressioni di Mosca sulla Lega, che ci sarebbero state due mesi prima della crisi di governo italiana. Le ricostruzioni pubblicate da La Stampa, in un articolo firmato da Jacopo Iacoboni, raccontano i contatti che avrebbe avuto il consigliere per i rapporti internazionali del leader della Lega Salvini, Antonio Capuano, con Oleg Kostyukov, "importante funzionario dell'ambasciata russa" in Italia. Il diplomatico, manifestando l'interesse russo nella destabilizzazione degli equilibri del governo italiano, avrebbe chiesto se i ministri della Lega fossero intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo.
"Salvini deve chiarire – ha sottolineato Bonelli – La Lega di Salvini è un partito che ha un'affiliazione con Putin, ancora oggi. Sappiamo che Salvini pochi mesi fa, prima che scoppiasse la guerra, diceva che il presidente russo è un grande statista, e sappiamo del tentativo di viaggio pagato dall'ambasciata russa. È una cosa inaccettabile da parte di chi si propone per governare. Se Salvini dovesse vincere le elezioni quali saranno gli interessi che verranno tutelati? Quelli italiani, quelli europei, o quelli della Federazione russa? Questo è un problema molto serio, e conferma quello che dicevo prima, la necessità di costruire un fronte democratico, il più ampio possibile".