Bologna, scontri tra polizia e manifestanti alla piazza per l’Europa: bruciata una bandiera Ue

A Bologna si sono verificati scontri tra la polizia e i manifestanti in occasione dei due cortei che si sono svolti in contemporanea, quella dei sindaci per l'Europa e quella di Potere al Popolo e centri sociali contro il piano di riarmo. Gli antagonisti hanno cercato di sfondare il cordone di sicurezza per raggiungere la piazza per l'Europa ma sono stati respinti dagli agenti in tenuta anti sommossa nei pressi di piazza Maggiore.
Durante gli scontri una bandiera europea è stata bruciata con un fumogeno. La manifestazione promossa da Potere al Popolo si era radunata in contemporanea a quella per l'Europa, in centro a Bologna, per contestare il piano di difesa presentato da Ursula von der Leyen. In piazza campeggiavano striscioni e bandiere di Usb, del collettivo Cambiare Rotta e di altre sigle antagoniste.
Presenti anche molte bandiere della Palestina e diverse persone che avevano aderito all'appello per protestare contro il riarmo, con slogan rivolti contro i sindaci di Bologna e Firenze, Matteo Lepore e Sara Funaro, che hanno promosso il corteo per l'Europa. Quest'ultima consisteva in una seconda edizione della manifestazione lanciata dal giornalista di Repubblica, Michele Serra, e tenutasi lo scorso 15 marzo.
Verso le 16 il presidio ha deciso di muoversi in corteo e di raggiungere piazza Maggiore dove era in corso la manifestazione pro Europa. In via Ugo Bassi, la strada centrale che collega le due piazze del centro della città, i manifestanti si sono fermati davanti al cordone di polizia. Come anticipato, durante i tafferugli è stata bruciata una bandiera dell'Unione Europea. ‘Una bandiera che non ci rappresenta – hanno urlato alcuni dal megafono – simbolo di chi oggi spende i nostri soldi per il riarmo europeo e per la guerra".
Quando poi il corteo ha provato a sfondare il cordone, gli agenti hanno reagito respingendo i manifestanti con scudi e manganellate. A quel punto il corteo ha indietreggiato ed è proseguito lungo via Marconi, in direzione opposta rispetto alla manifestazione organizzata dai sindaci.
Migliaia in piazza a Bologna con bandiere Ue e della pace
Migliaia di persone sono scese in piazza a Bologna per partecipare alla ‘piazza per l'Europa' lanciata per promuovere la pace e i valori europei. Sulla piazza, davanti al sacrario dei partigiani, sventolano molte bandiere dell'Unione Europa, ma anche molte con l'arcobaleno della pace. Presenti anche bandiere dell'Ucraina e del movimento federalista europeo. In piazza anche molti sindaci con la fascia tricolore, come Lepore e Funaro.
"Manderò il video di questa piazza al Sindaco di Kharkiv, in Ucraina – ha detto Lepore – nostra città gemella dal 1966. Lo manderò anche ai sindaci con i quali siamo in contatto nella striscia di Gaza, in Cisgiordania e sud del Libano, di nuovo sotto bombardamenti del governo israeliano contro i civili, uccidendo i bambini e il personale sanitario. E lo manderò, insieme alla foto dello striscione che ieri abbiamo esposto sulla facciata di Palazzo Comunale, allo staff del sindaco di Instabul Imamoglu, leader dell'opposizione turca, ingiustamente incarcerato ormai da settimane dal regime del presidente Erdogan".
"Le piazze non sono mai separate", ha dichiarato la sindaca di Firenze. Il riferimento è alla manifestazione organizzata ieri dal Movimento 5 Stelle a Roma. "Ogni piazza manda dei messaggi. Il messaggio che io mi sento di mandare oggi da questa piazza è la speranza. La speranza – ha precisato Funaro – di avere quell'Europa che David Sassoli sognava, un'Europa unita, forte, un'Europa che sappia guidare e sappia accompagnare i nostri Stati".
Presente per l'occasione anche Romano Prodi, che ha inviato un videomessaggio. "Bisogna andare avanti, anche nei momenti difficilissimi. Pensate nel 1941 cos'era l'Italia e pensate quali novità c'erano nella testa di quelli che avevano scritto il Manifesto di Ventotene. Ecco, oggi cerchiamo anche noi di capire il futuro e correre verso il futuro perché c'è fretta, non c'è più tempo", ha dichiarato.