Bollette, il piano del governo per evitare il rincaro: pronto un decreto legge per tagliare i costi
Un intervento subito, per scongiurare l'ipotesi peggiore e fermare il rincaro delle bollette annunciato qualche giorno fa dal ministro Cingolani. Nelle ultime ore la politica si è schierata unitamente chiedendo una risposta al governo. Risposta che, secondo quanto trapela da fonti di Palazzo Chigi, potrebbe arrivare prima di quanto ci si aspettasse: già nel Consiglio dei ministri di domani, convocato principalmente per estendere il green pass obbligatorio a tutti i lavoratori, potrebbe vedere la luce un altro decreto legge per tagliare i costi delle bollette. L'intervento sarebbe mirato sugli oneri di sistema, secondo quanto filtra, mentre per ciò che riguarda l'intervento sull'Iva bisognerà aspettare la prossima legge di bilancio.
Quella del caro bollette, per il governo, non è affatto una novità che si è palesata all'improvviso. Anche perché già lo scorso luglio un altro intervento dell'esecutivo scongiurò un aumento, seppur più contenuto di quello che si prospetta ora. Il ministro Cingolani stesso aveva assicurato che "il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie". Insomma, un intervento arriverà, domani o nelle prossime settimane, per scongiurare il rincaro di cui ha parlato il ministro della Transizione Ecologica. Poi, però, serviranno interventi più strutturali.
A richiamare l'attenzione non solo del governo italiano, ma in generale dei Paesi dell'Unione europea, è stato il commissario all'Economia Paolo Gentiloni a Strasburgo. La transizione climatica "ovviamente comporta anche un incremento di prezzi per i prodotti più inquinanti", ed "è giusto che nei diversi Paesi ci si interroghi su come mettere in piedi ombrelli per evitare conseguenze sociali troppo aspre", ha spiegato l'ex presidente del Consiglio. "Mi auguro che lo si faccia senza mettere in discussione l'orizzonte di questa transizione che resta necessaria – ha sottolineato – Il problema è come attenuarne l'impatto sociale, perché è ovvio che non possiamo avere un impatto sociale troppo pesante, ma questo non deve farci rinunciare agli obiettivi".