Bolletta luce e gas, nel 2024 si passa al mercato libero: quando, cosa cambia e quanto si paga
Il 2024 sarà l'anno in cui per tutti finirà il mercato tutelato dell'energia, con l'eccezione degli utenti considerati ‘vulnerabili'. Per l'energia elettrica il mercato tutelato resterà in vigore fino al primo luglio (invece del primo aprile), come ha stabilito l'Arera, per venire incontro ai consumatori e dargli più tempo per capire il nuovo meccanismo. Invece, per il gas il passaggio avverrà già dal 10 gennaio 2024. Perciò, già tra pochi giorni le famiglie che prima erano nel mercato tutelato si ritroveranno nel mercato libero, con nuove condizioni economiche e la possibilità di scegliere un'offerta tra le tante dei vari fornitori.
Qual è la novità del mercato libero di gas e luce e quanto costa
La principale differenza nel passaggio dal mercato tutelato a quello libero è che il prezzo della bolletta e le condizioni contrattuali non saranno più determinati dall'Arera (l'autorità pubblica che si occupa di energia) ma dall'offerta dei fornitori. Dunque, l'ultimo comunicato dell'Arera per quanto riguarda il gas arriverà all'inizio di gennaio, e riguarderà i prezzi di dicembre.
Non è possibile dire a priori se il prezzo sarà più alto o più basso nel mercato libero rispetto a quello tutelato. Il costo del gas viene stabilito sul mercato, e può aumentare o diminuire in base a moltissimi fattori. Il costo della bolletta dipenderà anche dal fornitore che si sceglie: qualcuno potrebbe offrire condizioni uguali a quelle del servizio di tutela, qualcun altro fare un'offerta più svantaggiosa o più vantaggiosa.
Chi passa al mercato libero e cosa deve fare
Il passaggio riguarda chi non si trova già nel mercato libero. Guardando l'ultima bolletta ricevuta, si può leggere nella prima pagina se c'è scritto "servizio di tutela" o "mercato libero". Chi attualmente è nel servizio di tutela e non è considerato ‘vulnerabile' passerà al mercato libero: si tratta di circa tre milioni di famiglie. Chi si trova in questa situazione, quindi, può scegliere di passare a un'offerta del libero mercato, che questa venga dal proprio fornitore attuale o da un altro. Per farlo, Arera ha messo a disposizione il Portale offerte che permette di paragonare prezzi e servizi di tutte le aziende.
Se invece non si cambia offerta entro il 31 dicembre 2023 (la scadenza per il gas), non c'è problema: non c'è il rischio di perdere la propria fornitura di metano o restare senza riscaldamento. Semplicemente, per un anno si mantiene automaticamente il proprio fornitore e si passa a un'offerta Placet variabile. È un'offerta simile a quella attuale, del mercato di tutela, ma con qualche differenza nella componente di commercializzazione: una voce della bolletta viene decisa dal fornitore, e questo può portare a qualche aumento nel prezzo finale.
Questa offerta Placet variabile dura per un anno. Se alla fine del 2024 non si sarà ancora deciso di passare a una qualche offerta del mercato libero, a partire dal 1° gennaio 2025 si verrà assegnati definitivamente al proprio fornitore. In questo caso si passerà a un'offerta Placet variabile ordinaria.
Chi sono i vulnerabili e cosa cambia per loro
Saranno esonerati dal passaggio i vulnerabili. Con questo termine si indicano gli over 75, oppure le persone che ricevono il bonus sociale in bolletta per disagio economico, le persone con disabilità o quelle che abitano in un'abitazione di emergenza.
Anche queste persone o famiglie sono chiamate a scegliere una nuova offerta per il gas sul mercato libero, con il proprio fornitore attuale o con un altro, entro il 31 dicembre 2023. Per chi non lo fa in tempo, non c'è nessun rischio di rimanere senza riscaldamento o fornitura di gas. Dal 1° gennaio 2024 scatterà il cosiddetto servizio di tutela della vulnerabilità, perciò la fornitura di gas continuerà alle condizioni economiche fissate dall'Arera. Insomma, continuerà a ricevere la bolletta come avviene adesso, con un prezzo tutelato deciso da Arera e condizioni contrattuali uguali a quelle dell'offerta Placet del gas.