Bolkestein, Meloni scrive a Draghi: “Il governo faccia una legge per tutelare balneari e imprese”
Giorgia Meloni scrive al presidente Draghi una lunga lettera su un tema di cui si discute da quindici anni e che, con le recenti sentenze del Consiglio di Stato, dovrebbe essere arrivato all'epilogo che gran parte della politica però non accetta. La questione è la direttiva Bolkestein e l'ultima scadenza fissata è dicembre 2023. Dal primo gennaio dell'anno successivo scadranno le concessioni balneari e dovranno partire le aste. Il governo si assuma "la responsabilità di un'iniziativa legislativa urgente e immediata per mettere in sicurezza il settore, accompagnata da un'adeguata e incisiva azione in sede comunitaria", è la richiesta della presidente di Fratelli d'Italia, che va dritta al punto.
Meloni, nella lettera inviata a Palazzo Chigi spiega che "ancora una volta non vengono prese in considerazione le ragioni che vorrebbero tali concessioni non rientranti nel campo di applicazione della direttiva Bolkestein" e fa riferimento ai casi "ben più eclatanti come quelli di Spagna e Portogallo, i cui legislatori hanno normato il settore disponendo proroghe lunghissime senza incorrere in alcuna sanzione" dell'esecutivo comunitario.
Per la presidente di Fratelli d'Italia il turismo balneare italiano è "un unicum nel panorama europeo e mondiale", e lo è diventato anche grazie "agli investimenti sostenuti negli anni dalle imprese". Il rischio sarebbe un "esproprio di fatto di migliaia di imprese" che, secondo la lettura della deputata romana, non riuscirebbero a competere con i grandi investitori stranieri. Sarebbe uno scenario "catastrofico" che Meloni vuole assolutamente evitare, perciò, sempre nella lettera, ricorda le proposte di Fratelli d'Italia sulla questione e invita Draghi a convocare le associazioni di categoria. "Mi auguro, signor presidente, che non lasci cadere questo grido di allarme – conclude Meloni – e che assuma le iniziative conseguenti per tutelare un pezzo fondamentale del nostro comparto turistico".