Boldrini: “Di Maio non ha più patente dell’onestà, non può controllare bilancio dello Stato”
"A Di Maio hanno ritirato la patente dell'onestà. Come farebbe a tenere sotto controllo il bilancio dello Stato se non riesce a garantire la contabilità dei suoi parlamentari M5S?". Lo ha dichiarato su Twitter la presidente della Camera, Laura Boldrini, riferendosi alla questione di rimborsopoli, lo scandalo dei mancati rimborsi che ha coinvolto otto pentastellati.
Una posizione che però non è in sintonia con quella del leader di LeU, il presidente del Senato Piero Grasso, secondo cui un'eventuale alleanza con M5S dopo il 4 marzo non è un'ipotesi da scartare a priori. "Noi siamo una sinistra progressista di governo, dal punto di vista istituzionale disponibili a un governo che possa portare avanti i nostri principi, valori idee, sul lavoro sulla scuola, sull'economia. Se ci fossero le condizioni per cui le proposte corrispondono a quelli che sono i nostri valori e i nostri principi perché no?", ha detto Grasso durante un'intervista a Repubblica. E spiega: "Se ci fossero le condizioni per cui i nostri principi possono trovare applicazione al governo siamo aperti al dialogo". Il Movimento, però, è ancora "in fase di mutazione genetica, cercano di rassicurare tutti, sono ondivaghi quindi non è ancora chiara la loro posizione". Quanto alle posizioni di Laura Boldrini rispetto ai grillini ha chiarito che "se il M5S è quello che lei ha conosciuto alla Camera, è chiaro che deve dire così ed è giusto che lo faccia". Ma, secondo Grasso, dei cambiamenti ci sono già stati all'interno del Movimento: "Sono diversi adesso, avevano detto" ad esempio "mai alleanze" e ora ammettono che siano possibili. Se invece sono contro l'immigrazione e i nostri principi, allora Boldrini ha ragione e non c'è possibilità di incontro. Ma io come capo politico ho il compito di fare una sintesi".