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Boldrini a Fanpage.it: “La destra non crede al cambiamento climatico e affossa i diritti civili”

“La destra non riconosce il problema del cambiamento climatico, e concepisce le donne solo come persone che fanno figli. Giorgia Meloni non fa eccezione”. Lo dice Laura Boldrini in un’intervista con Fanpage.it.
A cura di Luca Pons
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Se ci fosse un governo di destra, "non mi aspetto che ritorni Mussolini in carne e ossa", ma saranno tempi duri per i diritti civili, il clima e l'economia. Lo dice Laura Boldrini, ex presidente della Camera e deputata del Partito democratico, in un'intervista con Fanpage.it. Ieri il segretario del Pd, Enrico Letta, ha affermato che ci saranno dei rischi se la destra avrà il 70% dei seggi nel prossimo parlamento. Boldrini porta degli esempi: "Mi aspetterei un rallentamento della transizione ecologica, perché la destra non riconosce il problema del cambiamento climatico. Abbiamo visto cosa ha fatto negli Stati Uniti il presidente Trump, che è l'espressione massima del sovranismo". Ma anche sull'economia: "Ce la ricordiamo tutti l'ultima volta che la destra ha governato, nel 2011: eravamo a un passo dal baratro".

Tra i rischi più grandi, secondo Boldrini, c'è la "compressione dei diritti civili", da sempre tema caro alla deputata. "Sui diritti delle donne e delle persone LGBTQ+, la destra ha un'idea ben precisa: retrograda e oscurantista. Per il Partito democratico sono uno dei pilastri del programma, abbiamo portato avanti il Ddl Zan affossato dalla destra e mettiamo al centro i diritti delle donne. La destra invece ha una dimensione delle donne molto diversa, legata alla famiglia. La donna è quella che fa figli, e allora se fa figli viene considerata, e magari le si toglie anche qualche tassa. Questo è il modello Orban, che tanto piace a Salvini".

Per i partiti del centrodestra "sono sempre ben altri i problemi. Secondo noi, invece, si possono portare avanti sia provvedimenti economici che diritti, insieme".

Un altro dei temi che sta animando il dibattito è la possibilità che Giorgia Meloni sia la prima presidente del Consiglio donna. Secondo Boldrini, però, non sarebbe un passo avanti per il paese: "Giorgia Meloni non è femminista. Segue il modello di persone come Margaret Thatcher, che diceva che le donne non sono adatte alla politica perché sono troppo emotive, quindi lei non valorizzava le donne, anzi. L'idea che lei, perché è donna, farà delle misure a vantaggio delle donne, è uno specchietto per le allodole".

Una dimostrazione di questo, secondo Boldrini, è la risposta di Meloni agli insulti sessisti che alcuni esponenti del suo partito hanno rivolto a candidate del Pd: "Da una leader politica donna che si lamenta del sessismo che la riguarda, e che quindi chiede poi una reazione, tu ti aspetti che quando esponenti del suo partito usano parole volgari verso le avversarie politiche lei reagisca, lei prenda le distanze, lei si scusi. Niente, tutto questo non avviene".

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