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Biotestamento: Roberto Saviano, Ignazio Marino e Beppino Englaro contro “una legge illiberale”

Finora circa 10,000 persone hanno firmato l’appello di autodeterminazione.nobavaglio per il no alla cancellazione del “diritto fondamentale alla autodeterminazione”: ora arriva anche il sostegno di Roberto Saviano.
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Nei primi giorni di marzo e a poche settimane di distanza dall'inizio della campagna per le Elezioni Amministrative 2011 arriverà nell'Aula della Camera uno dei provvedimenti più dibattuti negli ultimi anni. E' già in discussione da qualche tempo infatti il progetto di legge su "Disposizioni in materia di alleanza terapeutica, consenso informato e disposizioni anticipate di trattamento", più conosciuto come Biotestamento, un testo fortemente voluto dal Governo ma contestato con decisione da parte dell'opposizione e della società civile.

Già perchè se Gasparri tuona contro il pericolo di "una deriva laicista che ci porterebbe dritti all'eutanasia, alla legalizzazione della droga, alla devastazione della famiglia", dall'altra proprio nelle ultime ore si sono moltiplicate le adesioni nei all'appello di Gilda Ferrando, Alessandro Pace, Pietro Rescigno, Stefano Rodota che vedono nel progetto di legge in discussione un vero e proprio attentato al diritto fondamentale alla autodeterminazione individuale. Come si legge infatti sul sito autodeterminazione.nobavaglio.it, dove è possibile firmare l'appello,

"se questo testo fosse approvato nella forma attuale, le persone vedrebbero gravemente limitati i propri diritti, sarebbero espropriate della possibilità di governare liberamente la propria vita. Il diritto all'autodeterminazione, definito fondamentale dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 438 del 2008, sarebbe cancellato […] L'alleanza terapeutica tra paziente e medico è sostanzialmente vanificata da un testo che pone ripetutamente il medico di fronte al rischio di responsabilità penali […] Nega il diritto di rifiutare trattamenti come l'alimentazione e l'idratazione forzata, escludendone il valore terapeutico in contrasto con l'opinione delle società scientifiche e con l'evidenza della pratica medica […] Il progetto di legge assume così un carattere autoritario e la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana".

A sostegno di queste tesi è sceso in campo anche lo scrittore Roberto Saviano, il quale, in un videomessaggio che sarà proiettato questa sera a Roma in occasione dell'Happening teatrale "Le ragioni del cuore –
testamento biologico. Sentimenti e diritti a confronto
", che vedrà la partecipazione del senatore Ignazio Marino e di Beppino Englaro, afferma "La "tragedia è continuare a raccontare tale battaglia come una battaglia pro-morte […] Questa é una battaglia che riguarda la vita, la costruzione della democrazia, è un passo verso la libertà perché è un passo verso la scelta". Ancora più diretto Ignazio Marino che, come riporta ANSA, ha sottolineato come "il ddl serve per rinsaldare una maggioranza traballante e si tira fuori dal cassetto ora perché serve al Presidente del Consiglio che vede la sua maggioranza a rischio, investito dagli scandali, e utilizza uno strumento così importante che riguarda la dignità della vita, strumentalmente".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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