Bimbi dimenticati in auto, un sistema di alert negli asili per prevenire le amnesie dei genitori
I ritmi della vita quotidiana nelle città sono sempre più stressanti e incalzanti, e spesso le famiglie non riescono a gestire adeguatamente la vita dei più piccoli, travolte come sono da impegni e preoccupazioni. Per questo motivo la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ha scritto ai presidenti delle Regioni e ai presidenti delle Provincie autonome proponendo l'istituzione, negli asili nido, di un sistema di alert volto a prevenire gli episodi di dimenticanza dei bambini. Il suo ministero ha redatto le Linee di indirizzo per la tempestiva segnalazione dell'assenza dei figli ai genitori, in uno spirito di leale collaborazione tra i vari livelli di governo. Dopo l'introduzione dell'obbligo di utilizzo dei seggiolini anti-abbandono per i bebè, che ora per legge sono previsti per i bimbi fino a 4 anni, in arrivo quindi una nuova misura per proteggere i più piccoli.
"Dopo l'importante introduzione dell'obbligo di installazione di sistemi anti-abbandono nei veicoli – spiega Bonetti – intendiamo incentivare lo sviluppo di reti di supporto che, a vari livelli, concorrano alla protezione dell'infanzia da possibili episodi di dimenticanza. Raccogliendo l'esempio di buone pratiche già presenti nel territorio italiano, con questa raccomandazione desideriamo suggerire azioni di sostegno e di cura collettiva che evitino il verificarsi di nuovi drammatici eventi".
"È importante che le famiglie si sentano sostenute nella responsabilità genitoriale: i bambini sono un bene della comunità ed è compito della politica mettere in campo sinergie che nel modo più efficace contribuiscano alla loro tutela e protezione", ha aggiunto la ministra.
Un esempio virtuoso è quello della Lombardia. Per cercare di arginare il fenomeno delle ‘amnesie dissociative' che ha causato le morti di tanti bambini, il comune di Gorgonzola, vicino Milano, ha già avviato un progetto che coinvolge i quattro asili nido, pubblici e privati, presenti nel territorio. Il progetto prevede che i genitori comunichino l'assenza del proprio figlio entro le 9.30. In caso contrario la responsabile o l'educatrice sono tenute a chiamare i genitori dalle 10, per controllare che sia tutto a posto.