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Bilancio di Meloni dopo 2 anni a Chigi: “In Cina con Ginevra, dimostro che si può essere premier e mamma”

Meloni fa un bilancio su ‘Chi’ dopo due anni di governo, e parla del viaggio in Cina con la figlia Ginevra: “Se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un'intervista rilasciata a ‘Chi', in uscita domani, dopo due anni a Palazzo Chigi tira le somme e fa un bilancio sulla sua esperienza di governo. "Il mio bilancio personale è che non avrei potuto fare di più. Tanto che quest'anno penso di dovermi imporre qualche giorno di riposo, più del solito. Quello politico è che stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti", ha detto Meloni, come si legge nelle anticipazioni diffuse oggi.

Nell'intervista affronta diversi temi politici, le riforme, i rapporti con gli alleati Salvini e Tajani, il confronto con le opposizioni, ma anche argomenti più intimi, dalla separazione da Andrea Giambruno al tentativo di conciliare il ruolo di madre con gli impegni istituzionali) fino ai punti più caldi, come la Rai e la questione femminile.

"Sono soddisfatta, per ora, dei risultati, e questo mi porta a voler andare avanti con ancora maggiore determinazione: avevo promesso che avrei lasciato l'Italia in condizioni migliori di come l'avevo trovata e questo obiettivo finora l'ho raggiunto – ha detto – L'Italia oggi è più stabile, più centrale, più rispettata nel mondo. La sua crescita è superiore a quella degli altri principali Paesi europei, abbiamo raggiunto il massimo storico di occupazione e abbiamo l'inflazione più bassa tra i Paesi del G7. Gli sbarchi di immigrati irregolari sono a meno 60% rispetto all'anno precedente e abbiamo avviato riforme attese da decenni. Quella sul premierato, quella della giustizia, l'autonomia differenziata, la riforma del fisco che era attesa da cinquant'anni. Tutte riforme contro le quali le forze che vogliono conservare lo status quo, ovvero i loro privilegi, stanno mettendo in campo una opposizione feroce. Penso che gli italiani capiscano il perché".

Un passaggio dell'intervista è dedicata alle critiche, poche per la verità, arrivate per la sua decisione di portare con sé la figlia Ginevra durante la visita istituzionale in Cina, nel mese di luglio. "Il fatto che io sia arrivata con Ginevra in Cina, scendendo mano nella mano dall'aereo, ha fatto molto discutere. Non ne capisco la ragione, francamente. Tra viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia". Io invece, prosegue, "penso che ogni mamma sappia cosa sia meglio per la sua prole e debba scegliere in libertà".

In particolare Meloni sembra alludere al commento fatto da Riccardo Cassini, autore tv Rai, che ha condiviso sui social uno scatto di Meloni con la figlia, aggiungendo la frase: "La mamma dei fascisti è sempre in Cina". È vero che in passato Meloni era stata anche contestata per la scelta di portare con sé la figlia nelle sue missioni all'estero, ma in questo caso la sensazione è che la premier abbia sfruttato l'occasione per alzare un polverone e montare una polemica sul nulla, utilizzando la solita arma del vittimismo.

"Ma c'è di più, è anche una sfida culturale che riguarda tutte le donne – ha aggiunto – penso che, se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro. Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società che spesso usa i figli per impedirti di raggiungere i tuoi traguardi probabilmente lo è… Per quello che riguarda la Cina, a Ginevra è piaciuta molto. Nella sua classe c'è una bambina cinese alla quale è molto legata, che era in Cina per le vacanze. Quindi era contentissima di vedere Chloe dall'altra parte del mondo".

Non è la prima volta che Meloni parla della sfida di conciliare il ruolo di madre con quello di premier. Quest'anno, durante la conferenza stampa di inizio anno, Meloni rispondendo a una domanda su una polemica nata da una frase della senatrice Lavinia Mennuni, aveva detto che se dovesse scegliere tra la presidenza del Consiglio e sua figlia Ginevra non avrebbe dubbi, "come qualsiasi altra madre. La maternità ti regala qualcosa che niente altro ti regala. Se questo è il concetto lo condivido. Non condivido che il traguardo della maternità possa toglierti altre opportunità".

Meloni aveva detto di voler lavorare per smontare la narrazione secondo cui una donna che mette al mondo un bambino si preclude altre possibilità, "che in parte è un racconto e in parte no, perché è vero che le donne sono ancora troppo discriminate soprattutto per il fatto di essere potenziali madri o madri, ma non accetterò mai l'idea che la maternità sia nemica di altre possibilità che hai nella vita", aveva detto.

"Nient'altro di quello che fai nella vita ti può regalare le emozioni che ti regala la maternità, ma questo non deve precluderti gli altri traguardi che vuoi portare avanti. Questo è quello per cui lavoro". La ricetta per realizzare questi propositi chiaramente sarebbe agevolare davvero le donne che lavorano, offrendo più asili nido pubblici e congedi parentali paritari, per mettere davvero i genitori sullo stesso piano. Perché portare la propria figlia in viaggio è un privilegio, non un'opportunità che viene concessa normalmente a tutte le donne. E in quest'ambito le disuguaglianze e le differenze tra uomini e donne sono ancora profonde.

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