Ancora polemiche su Galeazzo Bignami e sui ristori agli alluvionati dell'Emilia Romagna: il viceministro alle Infrastrutture, durante un'iniziativa elettorale, ha sostanzialmente detto di essere pronto a ritirare la norma sui rimborsi per i beni mobili se continuassero ad arrivare critiche dal Partito democratico: "I soldi noi li abbiamo messi. Sono pronti 6mila per il cittadino che li vuole investire e deve essere varata la norma. Ma se ci sono persone dirette o eterodirette dal Pd che vogliono continuare a fare di tutto ciò un’arma di lotta politica, lo diciamo con franchezza: siamo pronti anche a non darglieli. Ma parlate con il Partito democratico perché sono loro che stanno fomentando perché quei cittadini non possano averli".

Queste parole sono state pronunciate durante un'iniziativa elettorale a Castel Bolognese – il video gira su diversi profili social – e hanno subito scatenato le reazioni degli amministratori dem del territorio colpito dall'alluvione circa un anno fa, ma anche della segretaria del Pd, Elly Schlein, che da Modena ha replicato: "Bignami, anziché scusarsi con le persone colpite dall’alluvione perché dopo un anno stanno ancora aspettando i ristori promessi al 100%, ha detto loro che li riceveranno solo se non criticano e solo se non simpatizzano con il Pd. Questo è un gravissimo utilizzo politico delle istituzioni".

Il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, da parte sua ha sottolineato come il viceministro di Fratelli d'Italia abbia fatto una "tutt’altro che velata minaccia, di non stanziare nemmeno questa cifra palesemente insufficiente se non si interrompono immediatamente le critiche". E ha aggiunto: "Noi romagnoli non siamo soliti farci ricattare".

Come riporta Il Resto del Carlino, Bignami ha replicato: "Il Pd sta strumentalizzando l’alluvione in una maniera vergognosa. Ha responsabilità gravi sulla pessima cura del territorio e molti dei danni sono conseguenza della pessima gestione del territorio. Il governo ha stanziato 6 miliardi in un anno. Mai per nessun evento calamitoso sono stati dati soldi per i beni mobili. Questa sarebbe la prima volta. Ed invece che riconoscere lo sforzo del governo, lo accusano di prendere in giro le persone dando 6mila euro forfettari. Visto che non vogliamo prendere in giro nessuno, se davvero la pensano così ne trarremo le conseguenze siamo pronti a ritirare la norma e ridiscuterla. È esattamente quello che ho detto fin da subito a tutti, Comitati compresi".