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“Big Bang”, una sfida per l’Italia giovane che vuole cambiare?

3 anni fa le generazioni di Facebook, Twitter e di internet hanno spinto Obama verso la Presidenza degli USA, Matteo Renzi lancia ora con “Big Bang”un messaggio al popolo della rete italiano. Parte una grande sfida?
A cura di pietro rinaldi
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“A cosa serve studiare se il risultato è un lavoro precario sottopagato? Perché devo andare via dal mio Paese per vedere riconosciuta la dignità al mio lavoro? Perché l’Italia che è patria della bellezza non riesce più a produrre il bello? Com’è possibile che una coppia di professionisti, oggi, non può scegliere di avere un secondo figlio per questioni economiche?”

Se Big Bang – la tre giorni di incontri promossa a Firenze da Matteo Renzi, il trentaseienne Sindaco di Firenze – metterà al centro dei propri lavori questi temi, l’evento fiorentino davvero potrebbe essere l’inizio di una nuova era per il nostro Paese.  A volte a me, ai miei amici ed ai miei colleghi capita di guardarci intorno per scoprire che il mondo che ci circonda nelle nostre città è lontano mille miglia da quello che ci compare sullo schermo del pc o nello smartphone o da quello che vediamo per altre strade d’Europa.

Due realtà parallele si muovono con tempi diversi e modi diversi: online conta il merito e la capacità, offline conta chi si conosce, la famiglia cui si appartiene ed una serie di dinamiche che hanno il sapore degli anni ’50. Eppure, un mondo nuovo è alle porte e spinge per sedersi ai tavoli che contano. Negli Stati Uniti è successo 3 anni fa, con l’arrivo di un signor nessuno, tale Barack Obama alla Presidenza del Paese. Divenuto l’uomo più potente del mondo, Obama ha dovuto litigare con i Sistemi di Sicurezza della Casa Bianca per poter continuare ad utilizzare il proprio Blackberry, indispensabile per comunicare con il suo mondo; nessuno prima di lui lo aveva fatto.

[quote|left]|Da noi la tecnologia sembra un hobby per i giovani… [/quote]Da noi, la tecnologia sembra un hobby per i giovani. In molti casi coloro che guidano il Paese e le nostre città sono parlamentari che usano l’iPad per visitare siti di Escort mentre sono in Parlamento, Ministri che credono nell’esistenza di un tunnel per neutrini dalla Svizzera all’Abruzzo, Premier che utilizzano cellulari peruviani nella convinzione di non essere intercettati.

Ci sono ormai diverse generazioni di italiani che vogliono parlare di cose nuove in modi nuovi. Vogliono che la diversità dell’Italia rispetto agli altri Paesi sia solo nel buon cibo e nei bei panorami e non anche nell’arretratezza tecnologica, nella perenne emarginazione dei giovani e nei privilegi di chi ha superato da un pezzo i 50 anni.

“Big Bang” è stata annunciata sui giornali tra le solite polemiche, i perenni risolini e una valanga di veleni. A vedere il sito pare essere qualcosa di realmente innovativo: pochi fronzoli e tanto spazio al contenuto; attenzione alle coppie coi bambini ed alle questioni logistiche relative a spostamenti ed al dove dormire; nessuna foto. Se si tratta solo di una sapiente gestione dell’immagine, lo si scoprirà presto.

L’aspettativa è alta per un “Big Bang” annunciato che potrebbe diventare una sfida per molti.

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