Bersani: “Se vinciamo aboliremo il ticket sulle visite specialistiche”
Dopo quella di Berlusconi arriva anche la "proposta shock" del leader del centrosinistra Pierluigi Bersani: l'abolizione del ticket sanitario sulle visite mediche specialistiche. "I cittadini spendono di tasca propria 834 milioni l’anno per pagare i ticket sulle visite specialistiche e il ticket è una delle tasse più odiose e ingiuste perché è una tassa che ricade su chi è più malato" ha detto Bersani, per questo motivo "noi vogliamo abolire il ticket per sollevare da una spesa aggiuntiva quei cittadini che si devono curare" ha annunciato il segretario del Pd. Secondo il candidato premier alle elezioni politiche 2013 questa abolizione potrebbe essere finanziata in gran parte con il taglio delle consulenze sanitarie. "La sanità pubblica spende ogni anno 790 milioni di euro in consulenze, la maggior parte delle quali sono inutili, come ha denunciato la Commissione parlamentare di inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale presieduta da Ignazio Marino" ha spiegato in una nota Bersani, quindi la promessa del centrosinistra è che una volta al governo eliminerà "tutte quelle consulenze che non servono per tutelare la salute e abolire il ticket".
"Noi siamo per il mantenimento di un servizio sanitario nazionale pubblico e per tutti" ha detto Bersani, aggiungendo "di fronte alla malattia non c'è per noi né povero né ricco". Il segretario del Pd ha poi ricordato che per garantire questo diritto ai cittadini non bisogna applicare "tagli lineari" ma ci vuole "più efficienza, guardando davvero nelle pieghe dei conti della sanità ed eliminando gli sprechi e le spese superflue". Scettico sulla proposta il segretario del Pdl Angelino Alfano che ha parlato di progetto "generico con poche possibilità di attuazione" e rilanciando invece l'idea delle "maggiori detrazioni" perché "il modo migliore per agevolare le famiglie e contrastare l’evasione".