Bersani: “Con Di Maio parleremo, ma fare un’alleanza di governo è un altro film”
Pier Luigi Bersani (LeU), intervistato a Circo Massimo, parla di un possibile dialogo con il M5S: "Parlare con i 5 stelle è un dovere, fare una alleanza di governo è tutto un altro film", ha precisato. "È chiaro che se Di Maio viene a dirmi: vado fuori dall'Euro, sull'antifascismo balbetto, sugli immigrati sto un po' con la destra, sul fisco viva la mamma, io gli dico ciao".
Di Maio infatti, nell'ultimo post firmato insieme a Grillo, prima della presentazione ufficiale dei suoi "20 punti per l'Italia", ha detto: "La sera delle elezioni, se non dovessimo aver raggiunto la maggioranza assoluta, faremo un appello pubblico a tutti i gruppi e chiederemo di dare un governo a questo Paese sui temi".
Per quanto riguarda il Pd invece attacca Renzi sul Jobs Act: Un milione di posti di lavoro promesso da Renzi? "È un inganno che fa male al sistema" – ha detto – "non si può chiamare posto di lavoro un'occupazione statistica che consente di dire che è occupato uno che lavora un'ora in una settimana o una settimana in sei mesi…Io – ha aggiunto – sconsiglio di dire alla gente che c'è un milione di posti di lavoro in più perché le famiglie, comprese quelle del ceto medio, sanno come stanno le cose". E propone, al posto delle politiche renziane degli sgravi e dei bonus, di puntare sugli investimenti: "Il lavoro lo fai solo con gli investimenti e un lavoro decoroso lo fai solo abbattendo la precarietà, se vuoi ridurre le diseguaglianze".
E sulla polemica del cosiddetto "voto utile", Bersani ribadisce che chi vota per LeU non vota per il candidato del Pd, e che non ci sarebbe quindi un'emorragia di voti da sinistra a destra: "Chi dice che noi facciamo vincere la destra ha perso il senno. Perché noi portiamo a votare chi altrimenti non voterebbe". E torna sul caso del mancato appoggio a Gori, da parte di LeU, per le elezioni in Lombardia: "Il Pd in Lombardia perde da solo non per colpa nostra. Il problema di quel partito è che non vuole prendere atto del fatto che si è rotto profondamente il suo rapporto con un pezzo di elettorato nei territori". Pensa poi che un'alleanza tra Renzi e Berlusconi sia fattibile, come ha già detto D'Alema, ma difficilmente realizzabile: "Se seguo le tracce – ha detto Bersani – non ho dubbi su questo. Dopo l'uscita di Berlusconi dal Parlamento ci sono stati accordi sull'Italicum, chiacchiere e annusamenti sotterranei così come avvenuto anche su questa legge elettorale… Ma . avverte subito – è chiaro che per via dei numeri e delle situazioni c'è anche scarsa fattibilità". E ha aggiunto: "Certamente Berlusconi si troverà meglio con un Renzi che con un Salvini. Vuol che Renzi non abbia rinunciato a questa idea originaria per cui facendo fuori la sinistra si possa ereditare l'elettorato di Berlusconi, di un Berlusconi al tramonto?".