Berlusconi vuole l’Udc fuori dalle giunte, perplessa Renata Polverini

Storie di amori non corrisposti. Quella tra Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini è una vecchia storia di amore e odio, di pensamenti e ripensamenti. La recente situazione tra i due, però, parla di un rapporto abbastanza incrinato a causa della posizione di Casini sul caso Ruby.

Il Cavaliere, che inizialmente sperava di riabbracciare il bel Pier, ora pare averlo definitivamente dimenticato, tant'è che parlando con i suoi amministratori regionali e locali ha deciso che già a partire dalle prossime elezioni amministrative non verranno più prese in considerazione alleanze con l'Udc. Ma non finisce qui. Berlusconi, che da par suo su bunga bunga e dintorni grida al golpe morale, pretende infatti che questa rottura col partito di Casini sia immediata e ha intimato ai suoi di espellere l'Udc dalle giunte regionali e locali; per lui è impossibile che i centristi abbiano un comportamento diverso a livello nazionale rispetto a quello che hanno a livello locale. "Ho tollerato ogni tipo di attacco politico – avrebbe detto Berlusconi- ma ora gli attacchi sul piano personale e privato non posso davvero sopportarli più". Di qui la netta decisione.

Casini, intervistato dal telegiornale di La 7, ha bacchettato il Presidente del Consiglio:

Se lui ritiene che i presidenti delle giunte, che hanno accettato consapevolmente  il sostegno determinante dell'Udc, vogliano esportare i ribaltoni in tutte le regioni italiane, penso che si dimostrerebbero i camerieri di Arcore, ma non sono camerieri di Arcore tutti questi presidenti delle giunte regionali.

Adesso gli amministratori regionali e locali dovranno farsi un po' di conti in tasca, considerando che l'Udc in molte parti d'Italia rappresenta un alleato fondamentale del Pdl. La Presidente del Lazio Renata Polverini, che afferma di non ricordare queste dichiarazioni da parte di Berlusconi, ha tranquillizzato tutti, affermando che "l'Udc è in Giunta e rimarrà in Giunta sicuramente".