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Berlusconi va in Crimea con Putin: l’Ucraina lo bandisce per 3 anni

Il Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino ha deciso di vietare l’ingresso nel Paese per tre anni a Silvio Berlusconi, dopo la sua visita in Crimea.
A cura di Redazione
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Come noto, Silvio Berlusconi è reduce da una visita personale a Vladimir Putin, che lo ha accompagnato in una visita in Crimea, regione da tempo al centro di un sanguinoso braccio di ferro fra Russia e Ucraina. Il Cavaliere ha spiegato, attraverso i suoi profili social, di essersi recato in Russia per “lavorare alla nascita di una grande coalizione internazionale per sconfiggere l'Isis”.

Ma non solo, perché il viaggio in Russia sarebbe servito anche a parlare della questione migranti, con tanto di “rimpianti”:

Il problema immigrazione è enorme. Eravamo stati tra i primi a denunciare quello che sarebbe accaduto senza un intervento delle organizzazioni internazionali.

Avevamo risolto, ero riuscito a convincere l'Europa a partecipare a iniziative economiche. L'egoismo di alcuni Paesi, la cecità di altri, ha fatto crollare quel progetto.

La visita a Putin non è stata però priva di “conseguenze” per il Cavaliere, che ha dovuto incassare la “replica” dell’Ucraina. A quanto riporta Repubblica, infatti, il “Consiglio nazionale per la sicurezza ucraino ha deciso di vietare l'ingresso nel Paese per tre anni all'ex premier”. Berlusconi è nella lista delle persone non gradite, assieme anche a “34 giornalisti stranieri, di cui tre della Bbc (compreso il corrispondente da Mosca), tra le persone finite nella nuova blacklist ucraina. I giornalisti banditi per un anno provengono, oltre che dalla Russia, da Bulgaria, Estonia, Germania, Ungheria, Israele, Kazakhstan, Lettonia, Macedonia, Moldova, Polonia, Serbia, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Gran Bretagna. Sanzioni anche per sette blogger”.

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