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Berlusconi torna in Senato dopo 9 anni: “Mia posizione su Ucraina ferma, nessun dubbio”

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi parla per la dichiarazione di voto per la fiducia al governo Meloni. È il primo intervento in Aula dopo 9 anni fuori dal Parlamento.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è arrivato nell'Aula del Senato accolto dalla fedelissima Licia Ronzulli. Quello di stasera è il suo primo intervento in Aula dopo il suo ritorno Parlamento, dopo 9 anni di assenza. A Palazzo Madama in questa legislatura ha già partecipato alla seduta per l'elezione del presidente del Senato Ignazio La Russa. In quell'occasione aveva fatto discutere il suo labiale mai chiarito, nell'ormai famoso scambio proprio con La Russa al momento del voto, e il biglietto che conteneva l'elenco di insulti per l'alleata Giorgia Meloni.

Questo pomeriggio si è seduto tra i banchi di Forza Italia, in seconda fila tra Ronzulli e Maurizio Gasparri e ha preso la parola per la dichiarazione di voto del suo gruppo sulla fiducia al governo Meloni. Una dichiarazione di voto anticipata già con una battuta ai cronisti all'ingresso di Palazzo Madama: "È difficile la situazione, ma comunque daremo convintamente la nostra fiducia" al governo.

"Oggi non farò sfoggio della mia eloquenza, mi sono scritto tutto quanto. Sono felice di essere qui, anche perché tre ore fa ho avuto il mio diciassettesimo nipotino, evviva! Per me è motivo di soddisfazione riprendere la parola in Senato dopo 9 anni, quando il popolo italiano ha scelto il centrodestra. Se oggi per la prima volta al governo del Paese c'è un'esponente che viene dalla storia della destra italiana è possibile perché 28 anni fa è nata una coalizione che non si è mai divisa, e che ha saputo governare insieme e stare insieme all'opposizione. Una coalizione che è stata sempre artefice di grandi scelte di libertà. Una sola cosa voglio rivendicare con orgoglio: i nostro governi hanno sempre avuto come stella polare del loro agire la stella porla della libertà. Non abbiamo mai compiuto una scelta di politica internazionale che non fosse dalla parte dell'Occidente e dalla parte della parte della libertà".

"Noi per questo voteremo convintamente la fiducia. Da domani lavoreremo con spirito costruttivo per realizzare il nostro programma. Noi ieri abbiamo sentito dal presidente Meloni parole condivisibili su diritti, tasse, sulla necessità di abbassare i costi delle bollette per famiglie e imprese, per andare oltre l'ambientalismo ideologico della sinistra. Siamo consapevoli delle responsabilità che abbiamo nei confronti degli gli italiani. Noi possiamo lasciare senza risposte famiglie e imprese. Siamo difronte a nuove emergenze. È ben chiara in noi la consapevolezza dei problemi strutturali del nostro paese, burocrazia, problemi della giustizia e carico fiscale, bisogna attuare la riforma del fisco, per un fisco più leggero. Anche la riforma della giustizia è una priorità irrinunciabile, soprattutto per la durata dei processi. Non si possono fissare le udienze dopo 4 mesi. Dobbiamo farlo per una questione di civiltà e libertà. Dobbiamo fare davvero una riforma garantista".

"Dobbiamo mettere al centro di tutto la persona. Siamo per la tutela della vita, per il sostegno alla natalità e per la difesa e valorizzazione della famiglia. Sono temi su cui il nostro governo saprà intervenire".

"Onorevoli senatori il nuovo governo si insedia in un momento particolarmente difficile, il peggiore dalla fine della Guerra Fredda. Sono sempre stato un uomo di pace e sempre in pieno accordo con Europa, Nato e Stati Uniti. nel 2002 a seguito di un lungo e appassionato lavoro diplomatico avevo convinto il Presidente Bush e il presidente Putin a firmare l'accordo di Pratica di Mare, per superare la Guerra Fredda. Il mio progetto era quello di recuperare la Russia all'Europa" per mitigare "l'espansionismo cinese. L'invasione dell'Ucraina ci ha fatto ritornare indietro a prima del 2002. Non possiamo non essere con l'Occidente, a sostegno dell'Ucraina, su questo la nostra posizione è ferma e convinta e non può essere messa in dubbio da nessuno e da nessun motivo. Signora Presidente del Consiglio Forza Italia lavorerà al suo fianco per realizzare il programma su cui abbiamo avuto il la fiducia degli italiani".

"Nel 1994, in questa stessa Aula, chiedendo al Senato la fiducia per il primo governo di centro-destra, io conclusi il mio intervento parlando della possibilità di sognare, ad occhi bene aperti un nostro futuro migliore, parlai della possibilità di costruire un'Italia più giusta, più generosa e più sollecita verso chi ha bisogno e verso chi soffre, parlai di un'Italia più moderna e più efficiente, di un'Italia più prospera e più serena, più ordinata e più sicura", ha detto in chiusura. "Queste le mie parole di allora, queste le mie parole di oggi. Al Presidente del Consiglio e al Governo i miei e i nostri più convinti e affettuosi auguri per tutti i prossimi cinque anni di lavoro", ha concluso.

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