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Berlusconi sulle rivelazioni di Wikileaks: “Mai fatto festini, ragazze pagate per mentire”

Passa al contrattacco il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che da Tripoli smentisce la ricostruzione della sua vita privata data dai diplomatici statunitensi e svelata da Wikileaks.
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Non poco clamore aveva suscitato l'indiscrezione che vedeva un Silvio Berlusconi indifferente e addirittura divertito dai primi riscontri dei dossier divulgati da Wikileaks. Come probabilmente ben saprete, un numero consistente di "dispacci" infatti contiene giudizi a dir poco stroncanti nei confronti del nostro Presidente del Consiglio, giudicato "vanitoso, inetto" e soprattutto ossessionato dalle donne e dedito a festini. Una accusa che per coincidenza viene a saldarsi con le ultime rivelazioni di Nadia Macrì, giovane escort emiliana, che ospite di Maria Latella su Sky TG24 ha raccontato alcuni dettagli della sua "visita" ad Arcore e delle cene conviviali offerte a lei e ad altre decine di giovanissime ragazze. Accuse e sospetti che hanno provocato la risposta stizzita del Cavaliere che, ospite del colonnello Gheddafi (altra figura al centro dei carteggi diplomatici divulgati da Wikileaks) a Tripoli per il summit Unione Europea – Africa, si è lasciato andare ad uno sfogo piuttosto deciso.

"Una volta al mese organizzo delle cene nella mia residenza, dove tutto avviene in modo corretto dignitoso ed elegante. Le illazioni e le cose dette fanno solo del male al nostro Paese – ha cominciato Berlusconi, con esplicito riferimento all'intervista della Macrì, per poi attaccare – anzi, bisognerebbe chiedersi chi paga le ragazze per parlare di me"; quanto ai cablogrammi diplomatici divulgati "si tratta solo delle opinioni di funzionari di terzo o quarto grado che vengono poi riportate da giornali di sinistra […] ed in ogni caso non ho mai frequentato festini selvaggi o cose simili".

Ovviamente anche queste dichiarazioni faranno discutere, specialmente per la strana correlazione fra i giudizi degli incaricati d'affari statunitensi e i giornali di sinistra (vera e propria ossessione del Presidente), ma anche per la mirata volontà di eludere alcuni punti chiave che emergono dai files divulgati: il rapporto con gli States e la diffidenza della potente Hillary Clinton, la partnership con la Russia tra affari personali e accordi commerciali e la discutibile amicizia fraterna con il leader libico Gheddafi.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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