Berlusconi sulla guerra: “L’Ucraina è l’aggredito, noi sempre dalla parte di Nato, Ue e Occidente”
Un'ora e mezza di discorso e un tuffo indietro di trent'anni. Questo è stato l'intervento conclusivo di Silvio Berlusconi alla convention di Forza Italia a Napoli. Ci sono tutti i suoi cavalli di battaglia, rispolverati – ma non troppo, tanto da profumare di vintage – per l'occasione: le tasse, i comunisti, gli aneddoti personali, la magistratura, ancora le tasse, la libertà, l'inno. Il tutto dopo l'apparizione a sorpresa di Ridge di Beautiful in carne e ossa per dire che fosse italiano voterebbe Berlusconi. L'ex presidente del Consiglio arriva a mezzogiorno nell'ovazione generale, con il pubblico che aspetta solo lui. Ripercorre le tappe della sua vita e della sua discesa in campo, con aneddoti che vanno dalla decisione di fondare Forza Italia a quando attaccava i manifesti sopra quelli del Partito comunista italiano nel dopoguerra.
Nel giorno in cui Berlusconi rilancia il suo ruolo di leader di partito e di pilastro del centrodestra, il tema più caldo, però, riguarda la guerra in Ucraina e la posizione di Forza Italia. Questa mattina la ministra Gelmini da Firenze ha chiesto un chiarimento, parlando di "ambiguità". La risposta dell'ex presidente del Consiglio arriva durante il discorso: "L'Ucraina è il Paese aggredito e noi dobbiamo aiutarlo a difendersi – sottolinea Berlusconi – Forza Italia è, e rimarrà sempre, dalla parte dell'Europa, dell'Alleanza atlantica, dell'Occidente, degli Stati Uniti". C'è bisogno di "uno sforzo per giungere alla pace al più presto, per porre fine all'orrore della guerra e al tempo stesso garantire al popolo ucraino il suo legittimo diritto all'indipendenza e alla libertà". Insomma, caso risolto. Almeno per ora.
Poi torna all'attacco: "A proposito di atlantismo, io apprezzo molto lo zelo del Partito Democratico", ma "vorrei solo ricordare che la storia della sinistra italiana non è sempre stata questa". E cita ancora una volta l'invasione in Ungheria e l'opposizione all'ingresso nella Nato. Quanto alla coalizione di centrodestra, invece, Berlusconi ribadisce: "Forza Italia è il centrodestra, che senza di noi sarebbe destra destra". E punta alle elezioni politiche: "Da oggi dobbiamo lavorare, con l'impegno di sempre e con rinnovato entusiasmo, per le elezioni del 2023 – annuncia – il centrodestra deve vincere e può farlo solo se Forza Italia sarà il partito trainante". E infine rivendica di non aver "mai aumentato le tasse" e chiede ai cittadini di andare a votare il 12 giugno per i referendum sulla giustizia.