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Berlusconi su Wikileaks: “Ci rido sopra”

A poche ore dalla clamorosa divulgazione dei dossier top secret arriva anche il giudizio del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, più volte citato nei discussi documenti resi noti da Wikileaks.
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Mentre la diplomazia mondiale trema di fronte alle incredibili rivelazioni dell'organizzazione Wikileaks e i Governi di tutto il mondo sono impegnati a smentire dichiarazioni, ricucire strappi, riconsiderare posizioni e così via, uno dei pochi a dormire sonni tranquilli sembra essere il nostro Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Infatti, nonostante sia più volte citato nelle comunicazioni delle ambasciate al Dipartimento di Stato USA (oltre che nei tanti cabli di incaricati d'affari in Italia per conto del Governo statunitense) e per la verità spesso con giudizi piuttosto "tranchant", Berlusconi ha preferito ridimensionare la cosa come "giudizi di singoli funzionari" e, stando al racconto dei suoi collaboratori, si è fatto una sonora risata davanti alle rivelazioni di Julian Assange.

Così, mentre il Ministro Frattini comprensibilmente si dichiara "preoccupato ed attonito" di fronte al disvelamento di colloqui segreti e riservati, mentre Gianni Letta cerca in tutti i modi di tenere al riparo Palazzo Chigi dall'ennesimo scandalo, mentre i finiani reclamano a gran voce l'audizione di Frattini e Berlusconi al Copasir (con D'Alema che tende però ad evitare di coinvolgere i Servizi Segreti in una questione che a prima vista sembra riguardare solo le Ambasciate), mentre la Magistratura valuta se ed in che modo agire, il Cavaliere preferisce glissare e, come se non bastasse, già questo pomeriggio incontrerà il colonnello Gheddafi. Chiaramente il summit era già in programma da tempo, così come il prossimo meeting con Vladimir Putin, tuttavia la vicinanza col leader libico è uno degli aspetti al centro dei "carteggi" dei diplomatici USA. Un Gheddafi spesso accostato a Berlusconi del resto, anche per quanto concerne alcuni aspetti della vita privata che, almeno secondo la ricostruzione che emerge dai file, influenzerebbero negativamente anche l'operato politico, con il libico "ipocondriaco e circondato da voluttuose bionde" ed il nostro Premier "vanitoso, inetto" e spossato dalle lunghe nottate. Che tutto ciò possa non interessare Berlusconi può anche essere comprensibile, specie in un Paese dove la politica è ormai quasi abitudinariamente legata al gossip, restano però tanti gli interrogativi (dal presunto vassallaggio italiano nei confronti della Russia alle richieste di informazioni di Hillary Clinton) ai quali francamente non si può proprio rispondere con "una risata".

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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