Berlusconi su Renzi: “Ha chiesto la mia decadenza, ma io l’ho perdonato”
Questa mattina Silvio Berlusconi ha annunciato la "grande mobilitazione al fine di cancellare le tasse sulla casa", che avrà luogo nelle prossime settimane e che sarà impostata nel corso di un incontro con i gruppi parlamentari ed i coordinatori di Forza Italia che avrà luogo giovedì ("durante il nostro ultimo governo le avevamo ridotte molto, le famiglie nel complesso pagavano undici miliardi di euro", ha spiegato il Cavaliere, per concludere che "oggi si sono triplicate e le famiglie pagano più di trenta miliardi"). Di poche ore fa è invece la diffusione di alcuni passaggi dell'intervista rilasciata per il nuovo libro di Bruno Vespa, "Italiani voltagabbana". Un colloquio centrato soprattutto sulla figura del Presidente del Consiglio, sulla sua ascesa e sui suoi rapporti con le altre forze politiche.
E Berlusconi è infatti prodigo di complimenti nei confronti di Renzi: "Matteo è un eccezionale comunicatore e un grande lavoratore, nonché un uomo molto coraggioso; e ha altre due doti che io non ho mai avuto: la fortuna e la temerarietà, che in politica sono molto importanti". Poi rivela: "Nella vita ho imparato a comprendere e a perdonare l’impulsività dei giovani […] così come ho fatto con Renzi, che era tra i politici che hanno chiesto più attivamente la mia decadenza da senatore, proprio perché giovane e impulsivo". Nello specifico però Berlusconi anticipa che non ci sarà bisogno di un nuovo accordo per l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica: "Sarebbe un patto superfluo: i voti di Forza Italia saranno comunque necessari per eleggere il prossimo presidente".