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Berlusconi su Mussolini, il Pd lo attacca: “Un insulto alla storia e alla memoria”

Dure reazioni da parte del centrosinistra dopo le affermazioni di Berlusconi a margine del Giorno della Memoria a Milano. Anche Casini definisce le parole del Cavaliere come una “sciocchezza immane”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo gli apprezzamenti di Berlusconi su Mussolini e il fascismo, espressi dal Cavaliere questa mattina a Milano a margine delle iniziative per il giorno della memoria, immediate le reazioni sul fronte della politica. Le affermazioni di Berlusconi, secondo cui "le leggi razziali" sono state "la peggiore colpa di Mussolini che per tanti altri versi invece aveva fatto bene", non sono piaciute ovviamente alla dirigenza del Pd che si è scagliata contro l'ex Premier. "Le parole di Berlusconi sono una vergogna e un insulto alla storia e alla memoria. Chieda oggi stesso scusa agli italiani", scrive su Twitter il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, a cui ha fatto eco il capogruppo in Senato Anna Finocchiaro che ha parlato di parole "inaudite perché le colpe di Mussolini e del suo regime non sono solo le atroci leggi razziali, ma molte altre cose a cominciare dal soffocamento della democrazia nel nostro paese e dall'alleanza con il nazismo". Durissima anche la presidente dei democratici Rosy Bindi che invece ha definito le parole di Berlusconi come "un insulto alla coscienza democratica dell'Italia", spiegando che "solo il cinismo politico di Berlusconi unito al peggior revisionismo storico può separare la vergogna delle leggi razziali dalla dittatura fascista".

Attacchi sono arrivati anche dal leader dell'Udc Pierferdinando Casini che ha bollato l'uscita di Berlusconi come una "sciocchezza immane". "Le leggi razziali sono state un'ulteriore aberrazione del regime, perché bastava vedere l'omicidio Matteotti…" ha proseguito Casini. "Berlusconi non conosce vergogna e ha perso un'occasione per tacere, le sue parole costituiscono un insulto alla memoria e alle vittime dell'Olocausto" ha scritto invece in una nota il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, anticipando il candidato Premier della sua coalizione Antonio Ingroia che ha parlato di "vergogna per l'Italia in tutto il Mondo". "Berlusconi è un falsario sia quando parla del presente sia quando parla del passato" ha accusato invece Nichi Vendola, spiegando "è un falsario, quando dimentica cosa è stato il fascismo con arresti, lutti, violenze, guerre, torture" ed "è un falsario quando finge di dimenticare che il Tribunale Speciale del fascismo condannò a 27.735 anni di carcere migliaia di persone".

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