Berlusconi stoppa le primarie (e Salvini): “Sono strumento manipolabile”
Nelle ultime settimane sembrava aver ripreso consistenza l’idea che il centrodestra scegliesse a chi affidare la leadership tramite lo strumento delle primarie. O che perlomeno le utilizzasse per scegliere i candidati alle elezioni amministrative in programma nel 2016 (ricordiamo che si voterà, tra le altre città, a Napoli e Milano). Una ipotesi rilanciata ovviamente dal leader della Lega Nord Matteo Salvini, ma che sembrava aver convinto anche autorevoli esponenti di Forza Italia, come Renato Brunetta, e non dispiacere nemmeno a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
A bloccare tutto però, potrebbe essere Silvio Berlusconi, già in passato piuttosto scettico sulla possibilità di concedere l’ultima parola sulle candidature all’elettorato di centrodestra. Il Cavaliere, con una nota diffusa qualche ora fa, sembrerebbe infatti aver messo la parola fine alla possibilità di utilizzare lo strumento delle primarie. “In troppe occasioni le primarie si sono rivelate uno strumento di consultazione popolare estremamente manipolabile e non in grado di esprimere il miglior candidato tra quelli in gara”, scrive Berlusconi, chiosando: “Ritengo quindi che per l'individuazione dei candidati per le prossime elezioni amministrative il centrodestra debba scegliere, come è sempre accaduto, attraverso gli accordi tra le forze politiche che lo compongono”.